Oggi pomeriggio alle 16 si sono disputate le prime due, di quattro, partite valide per i recuperi della 17° giornata di campionato sospese a fine dicembre per il mal tempo e sono scese in campo, al "Dall'Ara" Bologna e Atalanta, mentre al "Luigi Ferraris" Genoa e Bari finite entrambe con un pareggio rispettivamente 2-2 ed 1-1. Partita vivace quella del Dall'Ara con il Bologna che sblocca il risultato al 19' con una splendida punizione di Di Vaio che si insacca nel sette. L'Atalanta non reagisce e subisce il forcing della squadra di Colomba che al 34' si porta sul 2-0 ancora con Di Vaio che è bravo a coordinarsi e, su passaggio di Zalayeta, batte ancora Coppola con un destro al volo. Ma proprio quando sembrava fatta, l'Atalanta si risveglia e poco dopo al minuto 36 accorcia le distanze con Thomas Manfredini bravo a colpire di testa sul calcio d'angolo battuto da Guarente. Nella ripresa l'Atalanta ci crede e crea numerose azioni da gol schiacciando il Bologna nella propria metà campo e alla fine riesce a trovare il tanto desiderato pareggio grazie all'ex giocatore di Lecce e Siviglia Chevanton che, entrato da appena 3 minuti, sfrutta al meglio l'assist di Doni battendo Viviano con uno spettacolare esterno destro di controbalzo.
Partita, invece, meno spettacolare e più tattica quella fra Genoa e Bari dove gli ospiti passano subito in vantaggio al 5' con Barreto lesto a ribattere in rete (grazie anche all'ausilio del braccio destro) una punizione dal limite dell'area di Parisi rimpallata dalla barriera. Bari volenteroso che però non riesce a finalizzare le buone azioni create e squadre al riposo sul punteggio di 1-0 a favore dei pugliesi. Nella ripresa Gasperini cambia modulo e il Genoa cambia atteggiamento tenendo la squadra di Ventura costantemente sotto pressione nei primi 15 minuti e al 52' arriva il pareggio con Milanetto che spiazza Gillet su punizione grazie alla decisiva deviazione involontaria di Almiron. Infine Genoa pericoloso al 71' ancora su punizione con Juric che colpisce il palo alla sinistra di Gillet.
Michele C.
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