NAPOLI, 2 aprile 2010 - (ANSA) Il significato attribuito alle telefonate non trascritte, tra le 171mila intercettate nel corso dell'indagine di Calciopoli, rappresenta "un'opera di disinformazione allo stato puro". Così fonti degli inquirenti che hanno condotto l'inchiesta napoletana sugli illeciti nel mondo del calcio commentano le notizie diffuse oggi. "Il reato - spiegano le fonti - non è parlare al telefono, ma è reato quando si stipulano accordi illeciti. Le vittime non possono essere trasformate in autori del reato".
Fonte: ansa
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