MILANO, 30 aprile 2010 - "Così sicuramente non si va avanti, così Mario non resta un altro anno all'Inter, lo posso garantire". Di passaggio in Lega calcio per incontrare alcuni dei dirigenti impegnati in un'assemblea informale dei club di serie A, Mino Raiola ha parlato così del suo assistito, Mario Balotelli, protagonista di un periodo difficile all'Inter e reduce dalla semifinale di Champions League vissuta in panchina. Il procuratore ha poi rincarato la dose in serata: "Mario non è stato protetto".
protezione — "Negli ultimi 8-9 mesi è mancato qualcuno che proteggesse Mario in società. Mi accusano di fare il suo ufficio stampa, ed è vero visto che l'ufficio stampa dell'Inter sembra abbia un solo cliente: Mourinho. Mario non è perfetto, così come Mourinho non è cattivissimo. Ma a Mourinho serviva un nemico comune fra lui e la squadra, e Balotelli è caduto nella trappola. In allenamento a volte ha anche paura, chi può tutelarlo?. Sono arrivate le scuse di Mario, ma non ho sentito quelle dei compagni che lo hanno aggredito negli spogliatoi, nè la società ha preso posizione su questo. Mario era certo che questo sarebbe stato il suo anno: un posto da titolare all'Inter e la Nazionale. Non ha raggiunto l'obiettivo, ha reagito con una tensione da cui non riesce a uscire". Poi Raiola chiude con una battuta: "La condizione per restare? Moratti come assistente di Mourinho, oltre a Baresi: almeno ci sarebbe uno che difende un po' Balotelli".
balotelli e la finale — "Balotelli sta aspettando di giocare con l'Inter fino alla fine del campionato, con la speranza di giocare anche nella finale di Champions", ha spiegato Raiola, senza esprimersi sulle chance che l'attaccante resti in nerazzurro: "Mourinho ci ha insegnato che le percentuali contano poco, che il 99,9% vale come uno zero". Inutile domandare se Balotelli preferisca restare in Italia o un'esperienza all'estero. "La volontà di Balotelli è giocare in santa pace, di avere un po' di gioia alla fine del campionato perché non ne ha avuta molta, ha passato momenti bruttissimi, di grande stress". Raiola ha tenuto a precisare che "Mario non ce l'ha né con i tifosi né con la squadra, ma è chiaro che i problemi con la società non sono risolti. Non so se e in quanto si possano risolvere. Balotelli - ha proseguito - ha chiesto scusa in modo sincero, ma qualcuno in società non l'ha capito, volutamente".
mourinho o moratti? — "Avevo promesso di non parlare fino alla partita di Barcellona, ma ho visto che Mourinho martedì ha voluto dire la sua... Adesso credo che dovrò parlare con la società - ha aggiunto il procuratore -. Mourinho è l'artefice delle vittorie di questa squadra, quindi è diventato per noi la persona con cui andare d'accordo. Con Moratti non ci sono mai stati problemi". Secondo Raiola, "Mourinho rappresenta la società e Paolillo (amministratore delegato dell'Inter, ndr) dice di stare sempre dalla parte dell'allenatore: oggi Mourinho e la società sono uniti, e lo trovo logico. Ma se si fa una politica di risultati, io devo difendere gli interessi del mio assistito. Io discuto con la società, poi non so se la società si fa guidare da Mourinho, dipende da Moratti". Da chiarire sarà anche la valutazione di Balotelli. "Potrebbe valere molto di più della stima attuale - ha spiegato Raiola -, perché non gioca e ancora ha dimostrato poco: deve ancora arrivare a essere uno dei più forti al mondo".
raiola contro corona — Infine il procuratore ha annunciato che l'avvocato di Balotelli agirà contro un'intervista rilasciata da Fabrizio Corona sul rapporto fra lui e l'attaccante. "Corona risponderà davanti al giudice, l'avvocato ha già fatto quello che doveva fare: vedo che Corona si attacca a tutto per avere un po' di pubblicità, è veramente un uomo pietoso - ha detto Raiola -. Dispiace per Mario che viene utilizzato, ma sarà una lezione importante per lui così impara a scegliere la prossima volta chi frequentare". Tra gli assistiti di Raiola c'è anche Zalatan Ibrahimovic, ex interista uscito sconfitto dalla semifinale di Champions contro i nerazzurri. "Ibra non ha rimpianti, ha scelto coscientemente di andare a Barcellona, molto prima che lo sapessero tutti gli altri - ha assicurato l'agente -. Ora la stampa spagnola lo critica, ma è normale: quando perdi ti attaccano, poi quando vinci sei il più bravo. Non fa piacere ma fa parte del mestiere".
senza protezione — "Negli ultimi 8-9 mesi è mancato qualcuno che proteggesse Mario in società. Mi accusano di fare il suo ufficio stampa, ed è vero visto che l'ufficio stampa dell'Inter sembra abbia un solo cliente: Mourinho". Così ha parlato l'agente di Mario Balotelli, Mino Raiola, dopo un pomeriggio in Lega calcio a incontrare vari dirigenti. "Mario non è perfetto, così come Mourinho non è cattivissimo. Ma a Mourinho serviva un nemico comune fra lui e la squadra, e Balotelli è caduto nella trappola", ha spiegato Raiola in una lunga difesa del suo assistito, protagonista di un periodo difficile all'Inter. Dalle liti con Mourinho e i compagni di squadra, la maglia gettata a terra, fino ai fischi e gli insulti dei tifosi. Una situazione che Balotelli vive non senza disagio.
"auto sabotata" — "Perchè Mourinho non ha detto che portava Balotelli a Barcellona perchè aveva bisogno di lui?", si domanda ironico Raiola, raccontando che "qualche giorno fa Mario ha trovato i quattro bulloni di una ruota dell'auto svitati: se uno non è attento rischia di ammazzarsi in autostrada". Non sarebbe facile nemmeno il rapporto con alcuni compagni di squadra, e «in allenamento a volte ha anche paura, chi può tutelarlo?", si chiede l'agente, sottolineando che dopo la maglia gettata a terra "sono arrivate le scuse di Mario, ma non ho sentito quelle dei compagni che lo hanno aggredito negli spogliatoi, nè la società ha preso posizione su questo. Oggi forse hanno capito che Mario è umano, ha le sue debolezze e fa i suoi errori. È servito il crollo psicologico di un 19enne". Alla luce di tutto ciò l'avventura nerazzurra di Balotelli sembra al termine. Ma Raiola assicura che "ancora non sono riuscito a entrare con lui nel discorso su cosa voglia per il futuro. Non c'è squadra al mondo che non lo prenderebbe. Ma adesso Mario vuole solo giocare, in santa pace. Mario era certo che questo sarebbe stato il suo anno: un posto da titolare all'Inter e la Nazionale. Non ha raggiunto l'obiettivo, ha reagito con una tensione da cui non riesce a uscire", conclude Raiola che scherzosamente pone la condizione essenziale a fronte della quale cui Balotelli potrebbe restare all'Inter: "Moratti come assistente di Mourinho, oltre a Baresi: almeno ci sarebbe uno che difende un pò Balotelli".
Fonte: gazzetta.it
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