Live score

venerdì 30 aprile 2010

Inter, Moratti: "Non immagino un futuro senza Mourinho"


Massimo Moratti, dalle colonne della Gazzetta dello Sport, racconta come ha trascorso gli ultimi interminabili minuti di Barcellona-Inter e il giorno successivo alla partita. Ecco quanto evidenziato da Fcinter1908.it: "Ho trascorso due giorni di relax a Barcellona con mio figlio Gigio dopo le emozioni che abbiamo vissuto al Camp Nou. Le fasi finali del match? Non mi ero accorto che era già stato alzato il cartello luminoso con i due minuti di recupero, quindi ero in flebile attesa. Quando ho capito che era finita, vedendo mio figlio esultare da lontano, mi sono lasciato andare. Subito però mi sono accorto di essere vicino a Laporta e per rispetto ho dovuto diminuire la mia esultanza".

Per José Mourinho, invece, solo parole di grande stima e l'ennesima conferma per il futuro: "La sua esultanza dimostra che è un vero interista come noi. Ma soprattutto è un grande professionista: mi parlava subito della partita contro la Lazio e dello scudetto che dobbiamo vincere. Non riesco proprio ad immaginare un futuro senza di lui come allenatore. C'è da fare ovviamente i complimenti anche alla squara, vedere l'impegno che ci hanno messo Milito ed Eto'o, che hanno fatto praticamente i difensori, è stata una cosa tanto sorprendente quanto soddisfacente. Segno che questo gruppo ha grande orgoglio e grande umiltà, oltre a classe. Ibrahimovic? Resta un grandissimo campione, coi suoi gol aiuterà il Barcellona a cercare di vincere la Liga".

In Champions l'ostacolo si chiama Bayern, ma i nerazzurri proveranno, come giusto che sia, a vincere su tutti i fronti: "Il Bayern è una squadra di valore, bisognerà stare molto attenti. Molti nostri addetti sono a lavoro già a Madrid per preparare le cose al meglio. Ma essendo impegnati con scudetto e Coppa Italia riusciremo a vivere più serenamente queste settimane di attesa. Ripeto quello che ho detto qualche giorno fa. Dopo aver passato il turno contro il Barcellona c'è l'obbligo di puntare al Grande Slam".

Fonte: tuttomercatoweb.com

giovedì 29 aprile 2010

Barça: niente"Remuntada", Inter: in finale col Bayern


Nella serata del Camp Nou il Barcellona non porta a termine la tanto citata "Remuntada" superando l'Inter solo per 1-0 venendo ugualmente eliminato in virtù del 3-1 patito nel match di andata a San Siro, catapultando i nerazzurri alla finale del 22 maggio a Madrid nella tana del Real, ovvero allo stadio Santiago Bernabeu. Finale che alla squadra milanese mancava da 38 anni, da quello sfortunato Ajax-Inter 2-0 del 1972 deciso da Cruyff, attuale dirigente dei blaugrana. Adesso per l'ultimo atto di questa competizione, per quest'anno, la squadra di Mourinho dovrà vedersela con il Bayern Monaco di Van Gaal, orfano di Ribery squalificato, già carnefice, grazie a degli evidenti errori arbitrali, della Fiorentina agli ottavi. Sfida curiosa che vedrà di fronte ex allenatore, l'olandese, ed ex vice allenatore, il portoghese, ai tempi del Barcellona di fine anni '90.
Partita stanca, giocata su ritmi blandi e soprattutto sempre nella metà campo dell'Inter che ha messo in mostra una difesa pressochè impenetrabile non lasciando spazi alle giocate di Messi, ingabbiato dalla difesa e dal centrocampo interista. Barcellona poco pericoloso e pungente nonostante il 70% di possesso palla e Inter costretta a giocare in dieci dal 28' per l'espulsione di Thiago Motta, reo di aver colpito con una manata Sergio Busquets. Severissimo l'arbitro belga De Bleeckere: l'uomo dal cartellino facile. L'unica grande occasione per i blaugrana arriva proprio con la pulce Messi che dal limite dell'area esplode il sinistro ma è grandiosa la parata di Julio Cesar che riesce a deviare in corner e a salvare il risultato. Nel secondo tempo il Barça sente di essere ad un passo dall'eliminazione e insiste. Guardiola ridisegna una squadra iper-offensiva con gli inserimenti di Bojan e Jeffren, ma l'Inter dimostra grande spirito di squadra e di sacrificio quando a difendere ci vanno anche Milito ed Eto'o. Nel finale di gara Piquè riaccende le speranze dei catalani segnando all'84', tra l'altro in posizione di evidente fuorigioco; poco dopo esplode lo stadio per la rete di Bojan annullata per un fallo di mano di Tourè che ha servito l'assist al giovane attaccante serbo. Dopo i quattro minuti di recupero finalmente il triplice fischio liberatorio dell'arbitro che proietta i nerazzurri meritatamente in finale di Champions. Ancora niente finale per Zlatan Ibrahimovic, quest'estate passato dall'Inter al Barça, che sembra essere l'amuleto della sfortuna in questa competizione.

Michele C.

mercoledì 28 aprile 2010

Svolta Juve, Andrea Agnelli sarà nominato presidente


TORINO, 28 aprile - Domani Andrea Agnelli sarà nominato presidente della Juventus. Nel corso dell'assemblea della Exor il presidente della Fiat John Elkann ufficializzerà la svolta societaria («Andrea Agnelli sarà presidente della Juventus», ha già confermato John) , i nuovi equilibri acquisiti all'interno del gruppo ma anche il riavvicinamento sancito nella recente visita a Vinovo tra i rampolli dei due storici leader bianconeri, l'Avvocato Giovanni Agnelli e suo fratello Umberto, portano a questa svolta. Il figlio di Umberto, Andrea, assumerà la carica. La svolta societaria sarà completata dal nuovo direttore generale e dal prossimo allenatore.

Fonte: corriere dello sport

Il pullman di Mourinho aggredito dai tifosi catalani


Il clima di tensione creato ad arte dal Barcellona e dai suoi giocatori ha portato i suoi preoccupanti frutti già prima della partita di stasera. Già all'aeroporto i nerazzuri sono stati accolti con fischi e insulti dai supporter locali, che hanno risparmiato solo l'ex Samuel Eto'o, oggetto di applausi. Anche nell'albergo che ospita l'Inter c'è la sensazione che il livello di guardia della sicurezza sia superiore rispetto alla media. L'episodio più significativo però è stato ieri sera, dopo la conferenza stampa di Josè Mourinho. Salito sul pulmino messo a disposizione dall'Uefa, il tecnico portoghese è stato assalito all'uscita da alcuni tifosi, che hanno fatto traballare per un po' il mezzo, lanciando contemporaneamente pacchetti di sigarette, lattine e quant'altro. Insomma, considerando che la partita sarà solo stasera, la strategia del terrore messa a punto dai catalani sta già varcando i limiti del consentito.

Fonte: fcinternews.it

martedì 27 aprile 2010

I convocati dell'Inter per la trasferta del Camp Nou: c'è Balotelli


Josè Mourinho ha diramato la lista ufficiale dei 25 giocatori che prenderanno parte alla decisiva e delicata trasferta di Barcellona, visto che in palio c'è l'accesso alla finalissima di Madrid. Si gioca domani 28 aprile alle ore 20,45.

PORTIERI: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni, 51 Vid Belec;
DIFENSORI: 2 Ivan Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 13 Maicon, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 26 Cristian Chivu, 39 Davide Santon;
CENTROCAMPISTI: 5 Dejan Stankovic, 7 Ricardo Quaresma, 8 Thiago Motta, 10 Wesley Sneijder, 11 Sulley Muntari, 15 Rene Krhin, 17 Mariga, 19 Esteban Cambiasso;
ATTACCANTI: 9 Samuel Eto'o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev, 45 Mario Balotelli, 89 Marko Arnautovic.

Michele C.

domenica 25 aprile 2010

Risultati e gol 35° giornata Serie A


BOLOGNA-PARMA 2-1
(23' Biabiany(P), 38' e 50' Di Vaio(B))

FIORENTINA-CHIEVO 0-2
(54' Pellissier, 75' Sardo)

GENOA-LAZIO 1-2
(8' Palacio(G), 25' A.Dias, 32' Floccari(L))

JUVENTUS-BARI 3-0
(53' e 86' Iaquinta, 69' Del Piero(rig.))

LIVORNO-CATANIA 3-1
(50' C. Lucarelli(rig.), 60' Bellucci, 66' Bergvold(L), 87' Maxi Lopez(C))

NAPOLI-CAGLIARI 0-0

UDINESE-SIENA 4-1
(18' e 42' Pepe(U), 40' Calaiò(S), 61' Sanchez, 81' Di Natale(U))

ROMA-SAMPDORIA ore 20,45

Michele C.

sabato 24 aprile 2010

Balotelli cacciato dal ritiro dopo colloquio con Moratti


MILANO, 23 aprile - Mario Balotelli è stato allontanato dal ritiro dell'Inter: la clamorosa decisione è stata presa dal presidente Massimo Moratti dopo un breve colloquio ad Appiano Gentile con il giovane attaccante e poi anche con il suo procuratore Mino Raiola. Balotelli aveva chiesto scusa ai suoi tifosi nel pomeriggio, ma quel gesto non è bastato perché comunque un passaggio del suo intervento su Mourinho non sarebbe piaciuto a nessuno. SuperMario, inoltre, ha espresso di nuovo il suo disagio a giocare davanti ad un pubblico ostile e così si è arrivati allo scontro e alla decisione definitiva di allontare il giocatore dal ritiro.

Secondo alcune indiscrezioni alla base di questa scelta ci sarebbe stato anche qualche nuovo contrasto con i compagni in ritiro. Balotelli avrebbe dovuto giocare titolare contro l'Atalanta: è probabile che a questo punto scenda in campo al suo posto Milito con il chiaro disappunto di Mourinho che al giocatore argentino avrebbe voluto dare un turno di riposo in vista della trasferta di Barcellona a cui è difficile che partecipi Balotelli.

Sul suo sito ufficiale, in serata, l'Inter ha spiegato che: "Mario Balotelli ha lasciato il ritiro di Appiano Gentile in seguito a un colloquio col presidente Massimo Moratti. La decisione del presidente è maturata al fine di evitare tensioni in occasione della partita contro l'Atalanta".

Fonte: corriere dello sport

venerdì 23 aprile 2010

CINEMA: Recensione film "Scontro tra Titani"


Pellicola cinematografica che sicuramente non diventerà mai un best seller del cinema fantasy. "Scontro tra Titani" è uno di quei film che non verrà mai apprezzato per la trama a volte anche indecifrabile in cui viene descritto un Zeus, onnipotente padre di tutti gli dei, come una persona debole, indecisa ed insicura che si lascia abindolare fin troppo facilmente dal malvagio fratello Ade il Dio degli Inferi. Altra nota dolente del film la si può riscontrare nella battaglia finale contro il temutissimo Kraken che dovrebbe essere il fulcro della trama e del titolo, e che in realtà si dimostra tutto tranne che uno scontro epico. Molto più eccitanti gli scontri nella parte centrale del lungometraggio con gli scorpioni e con la celebre Medusa. L'unica nota positiva sono gli effetti speciali: ben riprodotte le scene di guerra e ben riprodotti soprattutto i mostri mitologici. Infine la pellicola si chiude con la scena del dialogo finale fra Zeus e suo figlio Perseo, che si rivela una sorta di remake della leggenda biblica di Adamo ed Eva. Da segnalare anche l'inutile possibilità di vedere questo film nella visuale 3D che serve più a spillare soldi agli spettatori che a regalare nuove emozioni.
VOTO COMPLESSIVO: 5,5

Michele C.

martedì 20 aprile 2010

Immensa Inter


Nell'andata di semifinale di Champions una Grande Inter si impone in casa per 3-1 sul Barcellona detentore del torneo. Partita molto corretta dal punto di vista degli interventi difensivi anche se non sono mancate le ammonizioni, fatali specialmente per Puyol del Barça e Stankovic dell'Inter che, diffidati, salteranno il ritorno al Camp Nou. Tutta un'altra partita rispetto alle due viste nella fase a gironi; Mourinho ripropone lo stesso modulo tattico di Stamford Bridge cioè il 4-2-3-1 con Milito più avanzato e con Eto'o, Sneijder e Pandev alle sue spalle. Solito 4-3-3 per Pep Guardiola che schiera in avanti il tridente Messi, Ibrahimovic e Pedro. Ben messa l'Inter in campo che riesce nell'impresa di mettere in seria difficoltà i blaugrana, questa sera spenti, che non riescono ad imporre il proprio gioco come fanno di solito anche grazie ad un centrocampo ed una difesa molto compatta dei nerazzurri che non hanno lasciato spazi alle giocate di Xavi e Messi.
Ciò nonostante partono subito bene gli uomini di Guardiola insidiosi in alcune occasioni con l'ex Ibrahimovic. Poco dopo si vede l'Inter con Milito che sciupa un'importante occasione confermando il suo non ottimale stato di forma. Al 19' però è il Barça a portarsi in vantaggio con Pedro che sfrutta al meglio un ottimo assist dell'altro ex Maxwell bravo a bucare la difesa interista con una veloce percussione dalla sinistra. Dopo il gol i nerazzurri non si perdono d'animo e reagiscono con Milito che prima sciupa una clamorosa occasione a tu per tu con Valdes e poi, nell'azione seguente, protegge palla e serve sulla sinistra il liberissimo Sneijder che, al 30' batte il portiere catalano e regala il pareggio alla sua squadra. A tre minuti dall'inizio del secondo tempo l'Inter passa in vantaggio con Maicon servito ancora dall'argentino Milito oggi uomo-assist più che bomber. Al 61' ancora nerazzurri in gol stavolta proprio con Diego Milito che, in posizione di off-side, corregge di testa in rete un errata inzuccata dell'olandese Sneijder ben servito da un cross di Eto'o dalla destra. Nel finale soffre un pò l'Inter perchè il Barcellona si sveglia improvvisamente cercando un gol, che non arriverà, utile per dimezzare lo svantaggio. Dopo il triplice fischio del portoghese Benquerenca tifosi in visibilio per l'ottimo risultato portato a casa degli uomini di Mourinho, che scenderanno in campo al Nou Camp il 28 aprile con il vantaggio di 2 gol. Ma guai a distrarsi.

Michele C.

Ribery nei guai: ora rischia grosso


La stella del Bayern Monaco e della Nazionale francese Frank Ribery è veramente nei guai. Secondo Italsportpress.it sembra che il centrocampista di Boulogne-sur-Mer sia coinvolto in uno scandalo a luci rosse riguardante un giro di prostituzione minorile. Adesso rischia una pena che consiste in 3 anni di reclusione e una multa di 45.000€. Il giocatore 27enne ha ammesso il suo coinvolgimento nella vicenda ma ha dichiarato di non sapere che le ragazze fossero minorenni.

Michele C.

domenica 18 aprile 2010

Vucinic stende la Lazio, Roma di nuovo in vetta


Nel posticipo domenicale, anticipato alle ore 18,30 per motivi di ordine pubblico, la Roma si impone per 2-1 sui "cugini" laziali e fa suo questo attesissimo Derby capitolino. Per questa partita fiato sospeso anche per le tifoserie di Inter e Milan che speravano senza dubbio in un passo falso dei giallorossi che, purtroppo per loro, non è arrivato e così la squadra allenata da Claudio Ranieri torna in vetta alla classifica riportando l'Inter a -1 e, con molte probabilità, taglia definitivamente fuori i rossoneri dalla lotta scudetto. K.o indigesto invece per gli uomini di Edi Reja che speravano in una vittoria per uscire matematicamente dalla lotta per non retrocedere.
Pre-partita molto nervoso allo stadio Olimpico, non sono mancati infatti gli scontri tra i tifosi delle due tifoserie rivali, però opportunamente sedati dalle forze dell'ordine. Nervosismo per questo match che poi si trasmetterà anche ai giocatori in campo e fuori, come dimostra il parapiglia scoppiato dopo il triplice fischio dell'arbitro Tagliavento, quest'oggi impeccabile ed in forma smaliante.
Nel primo tempo bene in avvio la Roma oggi schierata con un inedito 4-3-3 che però inizialmente non sembra in giornata e al 14' va sotto grazie al capitano biancoceleste Rocchi che, su un lancio smarcante di Ledesma, scatta sul filo del fuorigioco e a tu per tu con Julio Sergio non sbaglia gonfiando la rete. Da qui in avanti è solo un monologo laziale, Roma inesistente. All'intervallo, conscio di aver sbagliato tattica nel primo tempo, Ranieri ridisegna lo scacchiere tattico dei giallorossi dimostrando coraggio e personalità quando sostituisce le "bandiere" Totti e De Rossi con Taddei e Menez passando all'omologato 4-4-2. Nel secondo tempo parte forte la Lazio che al 47' ha la ghiotta occasione di raddoppiare grazie ad un calcio di rigore decretato per uno sgambetto in area di Cassetti ai danni di Kolarov. Dagli undici metri si presenta Floccari che però fallisce tirando un penalty abbastanza centrale e privo di potenza che Julio Sergio prontamente respinge. Da qui in poi cambia psicologicamente la gara perchè la Roma prende coraggio e mette alle corde la Lazio. Al 53' arriva la svolta della gara: quasi analogamente all'episodio accaduto in area giallorossa, Kolarov sgambetta Taddei in area regalando un calcio di rigore agli avversari. Dal dischetto si presenta Vucinic che però non sbaglia e realizza angolando bene il tiro su cui Muslera non può arrivare. Passano appena dieci minuti e, al minuto 63, i giallorossi raddoppiano ancora con il montenegrino Vucinic che su calcio di punizione dal limite, con una sassata, perfora la barriera e trafigge inesorabilmente Muslera. Quasi al termine della partita si scaldano ulteriormente gli animi dei giocatori in campo, fioccano le ammonizioni e c'è anche un'espulsione al centrocampista biancoceleste Ledesma che lascia i suoi compagni in dieci per tutti e cinque i minuti di recupero. Dopo il fischio finale che sancisce la vittoria della Roma, come già accennato prima, si scatena una vera e propria rissa a dimostrazione di quanto fosse importante e sentita questa gara.

Michele C.

Risultati e gol della 34° giornata di Serie A


ATALANTA-FIORENTINA 2-1
(6' Ferreira Pinto, 68' Tiribocchi(A), 75' Montolivo(F))

BARI-NAPOLI 1-2
(28' e 57' Lavezzi(N), 75' Almiron(B))

CAGLIARI-PALERMO 2-2
(28' Cossu, 87' Jeda(C), 88' Miccoli, 95' Hernandez(P))

CATANIA-SIENA 2-2
(11' Maxi Lopez(C), 49' Maccarone(S), 50' Biagianti(C), 69' Vergassola(S))

PARMA-GENOA 2-3
(33' e 51' Palacio(G), 59' Zaccardo, 62' Bocchetti(aut.)(P), 73' Fatic(G))

SAMPDORIA-MILAN 2-1
(20' Borriello(M), 55' Cassano(rig.), 92' Pazzini(S))

UDINESE-BOLOGNA 1-1
(3' Zapata(aut.)(B), 91' Di Natale(U))

Michele C.

venerdì 16 aprile 2010

Zamparini attacca Moggi «Sta solo lanciando fango»


PALERMO, 16 aprile - «Io sono sempre stato avversario in Lega sia di Moggi sia di Giraudo, tant'è che scrissi pure all'avvocato Umberto Agnelli, quando i due vennero ingaggiati dalla Juve, manifestandogli le mie perplessità. Ritengo Moggi il più grande intenditore di calcio, ma non un esempio di correttezza sportiva. Se avesse lavorato con me non avrebbe commesso gli stessi errori. A me piace vincere senza barare». Non ha dubbi Maurizio Zamparini quando si tratta di commentare gli ultimi sviluppi di Calciopoli.

TELEFONATE? CONTA IL CONTENUTO - «La nuova difesa di Moggi - aggiunge Zamparini - vuole dimostrare che tutti telefonavano. Anch'io quest'anno ho parlato con Nicchi e con Collina, ma non per chiedere favori, certe telefonate aiutano a far crescere la classe arbitrale. Dipende dal tenore delle telefonate. Io non ho mai chiesto qualcosa di illecito. Non sono le cose esteriori che fanno la differenza. Ero io che dicevo a Foschi di chiamare, perché all'epoca c'era un sistema che si organizzava per vincere e una non organizzazione che era condannata a perdere. Chiamava anche Facchetti, che era una persona da me conosciuta in Lega, quando eravamo consiglieri. Lo ricordo come una persona di una correttezza e di una squisitezza formidabili. È naturale che Moggi si difenda ma non mi piace che tiri merda addosso alla gente e lui di merda ne ha fatta abbastanza».

GRANDE PALERMO - Zamparini parla anche della stagione del suo Palermo. E sono elogi per tutti: «In questo momento della stagione conta molto la fortuna - dice il massimo dirigente rosanero - tuttavia se non dovessimo andare in Champions League non sarebbe un disastro. Io sono già felice per il campionato del Palermo, se non arriveremo quarti riconoscerò che qualche altra formazione è stata più forte». Unico appunto, il rendimento poco positivo fuori casa: «Il rendimento in trasferta? Rossi sta lavorando anche su questo aspetto, forse non si può giocare lontano dal “Barbera” con lo stesso atteggiamento tattico. Il nostro allenatore ha trasformato un buon gruppo in una squadra e questo è per me uno dei momenti più belli da quando sono a Palermo. Dobbiamo lavorare moltissimo sul settore giovanile per poter competere alla pari in futuro con le big».

FUTURO ROSEO - Quanto al futuro, secondo il presidente si presenta roseo: «A prescindere dall’esito del torneo - prosegue Zamparini - stiamo già progettando la squadra per il prossimo anno: se qualcuno vorrà andare via di certo non lo fermeremo e tutti i giocatori che resteranno dovranno essere orgogliosi di indossare questa maglia. Speriamo di avere la fortuna di trovare altri elementi come Pastore, Cavani o Hernandez, proveremo a non farceli scappare perché questa è la strada giusta da seguire. Di certo se va via un gioiello ne prenderemo un altro ma sarei felice se non arrivasse alcuna richiesta. Il rinnovo del contratto di Sabatini? Non c’è nessun problema, sta lavorando con me per la squadra del futuro».

Fonte: corrieredellosport

Inter-Juventus: analisi e probabili formazioni


Stasera alle ore 20,45 andrà in scena il cosiddetto Derby d'Italia che da secoli vede di fronte l'Inter e la Juventus. L'unica volta che le due compagini non si sono affrontate fu nella stagione 2006-07 anno in cui la Juventus scese in Serie B per illecito sportivo. Derby d'Italia che ha un sapore speciale quest'anno perchè per la prima volta, negli ultimi cinque anni, è l'Inter ad inseguire e non ad essere inseguita e i bianconeri hanno l'occasione di sgambettare i rivali di sempre consegnando con molte probabilità poi lo scudetto ai giallorossi dell'ex Ranieri, da domenica scorsa in testa a +1 sui nerazzurri secondi, sempre Lazio permettendo. Ma Inter-Juve è una sfida che si gioca anche fuori dal campo per l'ormai celeberrima inchiesta di Calciopoli, che grazie all'ex dg juventino Luciano Moggi ed ai suoi legali, sta trascinando sul banco degli imputati anche la società di Massimo Moratti. Quindi c'è un motivo in più per portarsi a casa i 3 punti.

INTER(4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, J.Zanetti; Thiago Motta, Cambiasso; Balotelli, Sneijder, Eto'o; Milito. In panchina: Orlandoni, Cordoba, Materazzi, Stankovic, Muntari, Arnautovic, Pandev. ALL: Josè Mourinho. Indisponibili e squalificati: Chivu, Toldo e Santon.

JUVENTUS(4-3-1-2): Buffon; Zebina, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Sissoko, Felipe Melo, Marchisio; Diego; Amauri, Del Piero. In panchina: Manninger, Legrottaglie, De Ceglie, Poulsen, Candreva, Camoranesi, Iaquinta. ALL: Alberto Zaccheroni. Indisponibili e squalificati: Caceres, Grygera, Chimenti, Trezeguet, Giovinco.

Michele C.

UFFICIALE: Dick Advocaat nuovo ct della Russia


Sarà l'olandese Dick Advocaat a sostituire il connazionale Guus Hiddink sulla panchina della Nazionale russa. Advocaat ha lasciato la guida della Nazionale belga per prendere il posto di Hiddink che a sua volta, abbandonata la panchina della Nazionale russa, si è accasato su quella della Turchia. Fra i possibili candidati alla panchina sovietica c'era anche Roberto Donadoni ex allenatore di Livorno e Napoli ed ex ct dell'Italia.

Michele C.

martedì 13 aprile 2010

Clamoroso Doni: "Si sapeva che doveva vincere la Roma..."


La sconfitta di domenica pomeriggio all'Olimpico contro la Roma, che ha spinto sempre più in basso in zona retrocessione l'Atalanta, non va ancora giù al capitano orobico Cristiano Doni che se la prende con l'arbitro Rocchi: "Ha fischiato la fine prima del trascorrere dei 3 minuti di recupero - ha detto dopo aver già protestato al termine della gara - ed inoltre il recupero era già troppo poco. Poi ha fischiato a Totti nel finale tre punizioni che non c'erano. Ma doveva andare così, doveva vincere la Roma...". Anche Bortolo Mutti è dello stesso avviso:"Avremmo meritato un altro risultato . Abbiamo fatto una buona partita nonostante la pressione dell'ambiente ed una grande Roma che merita questa posizione in classifica... L'errore di Consigli sul goal di Vucinic? Cose che capitano..."

Michele C.
Fonte: goal.com

sabato 10 aprile 2010

Maicon stoppa le chiacchiere: "Basta bugie, voglio solo l'Inter!"


Un giorno sì, e l'altro pure, ci siamo abituati a leggere di un Maicon in procinto di lasciare l'Inter, e pronto ad accettare le lusinghe dei più disparati club dei campionati esteri. A porre fine a queste continue boutade, ha pensato lo stesso terzino brasiliano, che tramite una nota diramata dal suo ufficio stampa ha dichiarato:
"Maicon smentisce categoricamente quanto apparso oggi su alcuni organi di stampa secondo i quali il giocatore dell'Inter sarebbe arrivato in ritardo all'ultimo allenamento della squadra mentre invece era presente regolarmente fin dal primo minuto. Maicon smentisce inoltre nella maniera più assoluta le voci che lo vorrebbero interessato a cambiare squadra per la prossima stagione. La sua volontà di rimanere all'Inter è dimostrata dal rinnovo di contratto firmato di recente con la società Nerazzurra. Si invitano quindi tutti coloro che sono interessati a far uscire queste notizie false a trovare un altro giocatore con lo stesso numero di presenze e con lo stesso rendimento di Maicon nelle stagioni disputate in Italia con l'Inter. Questi sono i fatti, il resto sono solo chiacchiere"

Fonte: tuttomercatoweb.com

Mazzola: «Facchetti non ha mai dato nessuna scheda»


MILANO, 9 aprile - «Basta tirarlo in ballo. Non c'entra niente, faceva quello che si poteva fare». Così, intervenendo alla presentazione del libro 'Inter la dinastia. I Moratti da Herrera a Mourinho', Sandro Mazzola, bandiera della grande Inter, commenta la nuova esplosione di Calciopoli, difendendo l'ex terzino dell'Inter e della Nazionale, Giacinto Facchetti. «All'inizio faceva colpo tirare fuori il suo nome. Ma basta tirarlo in ballo, faceva quello che si poteva fare e lui - ha proseguito riferendosi alla schede telefoniche estere emerse nel primo stralcio di calciopoli a carico di Luciano Moggi - di schede non ne ha date».

Sempre in tema di calciopoli, Mazzola ha poi aggiunto che «magari tra cinque anni ne avremo delle altre e saremo qui a parlarne. Credo che il discorso sia chiuso, non so se bene o male, ma - ha argomentato ancora - mi sembra strano che arrivino così a scoppio ritardato certe cose». A chi gli chiedeva un commento sul comunicato della Juventus in cui viene chiesta parità di trattamento, Mazzola si è limitato a replicare che «alla Juve non si risponde. Non c'è bisogno di rispondere». A giudizio di Mazzola, infine, forse «bisognava cominciare da prima di quegli anni, andare a vedere cosa era successo prima, facciamo fine anni '90 e vediamo un pò cosa succede. Stiamo calmi tutti», ha chiosato. Pensa alla scudetto non vinto da Simoni? Gli è stato chiesto. «Si» è stata la risposta.

Fonte: corriere dello sport

venerdì 9 aprile 2010

Premier: Reina rinnova con i "Reds" fino al 2016


Il portiere spagnolo Josè "Pepe" Reina ha firmato un nuovo contratto che lo legherà al Liverpool fino al 2016. A comunicarlo è lo stesso club inglese con una nota apparsa sul proprio sito web ufficiale. Reina (27), reduce dalla gioia per l'approdo in semifinale di Europa League, ai danni del Benfica, si è dimostrato entusiasta per questo rinnovo e ha dichiarato: "Sono felice di aver firmato un nuovo contratto. Sapere che resterò qui ancora per sei anni, è probabilmente la miglior notizia della mia vita. Tutta la mia famiglia è veramente felice qui. Indosso la casacca dei Reds da cinque anni e ora sarò qui ancora per sei: tutto questo è molto eccitante".

Michele C.

mercoledì 7 aprile 2010

UFFICIALE: Gazzi rinnova col Bari fino al 2013


Il centrocampista 27enne Alessandro Gazzi ha firmato il prolungamento del contratto con il Bari fino a giugno 2013. Il giocatore veneto arrivò in Puglia nel 2004 dopo il fallimento della Viterbese su indicazione, dell'allora tecnico biancorosso, Guido Carboni anch'egli reduce dall'esperienza a Viterbo. In questa stagione ha totalizzato 27 presenze ed un solo gol segnato al Cagliari.


Michele C.

martedì 6 aprile 2010

Champions: all'Inter basta un solo gol per accedere alla semifinale


L'Inter, unica squadra italiana ancora presente in Europa, torna ad una semifinale di Champions League dopo sette lunghi anni. Correva l'anno 2003 ed in panchina c'era l'argentino Hector Cuper uno che, a differenza di Mourinho, arrivava in fondo in tutte le competizioni senza però mai vincerne una. L'avversario di turno era il Milan di Ancelotti che la spuntò solo con due pareggi nelle due gare di andata e ritorno, andando poi a vincere la coppa. Ma quelli erano altri tempi. Tornando ai giorni d'oggi vediamo i nerazzurri accedere alle semifinali battendo, con il minimo sforzo e con il minimo scarto in entrambe le sfide, i russi del CSKA Mosca poco incisivi e precisi sottoporta e un pò impacciati nella fase difensiva, a dispetto di quanto avevano mostrato prima di incontrare proprio la squadra di Mourinho. Adesso i milanesi possono godersi la gioia di questo grande traguardo raggiunto, aspettando di conoscere il prossimo avversario che emergerà dal match del Camp Nou tra Barcellona ed Arsenal.

Comincia subito in salita la partita per i padroni di casa che si ritrovano già sotto di una rete dopo appena 6 minuti grazie ad una bordata, su punizione, di Sneijder che raggiunge i 109 Km/h e beffa Akinfeev. Nonostante il gol che ha praticamente spezzato l'entusiasmo del CSKA, gli uomini di Sluckij si rendono pericolosi con Necid ed Odiah ma è Milito ad andare vicinissimo al raddoppio al 35' concludendo debolmente, con il suo destro a rientrare, nelle braccia di Akinfeev. Nella ripresa la partita si addormenta un pò; al 49' il CSKA rimane in dieci per un brutto intervento di Odiah su Eto'o che gli costa un cartellino rosso e in pratica chiude ogni speranza di rimonta ai padroni di casa. Nonostante il risultato acquisito i nerazzurri pungono ancora con Stankovic e Milito vicini al raddoppio. Ma alla fine è l'Inter a gestire la partita che risparmia giustamente qualche energia per l'importante match di campionato di sabato sera al Franchi contro la Fiorentina.


Michele C.

lunedì 5 aprile 2010

Corinthians, Roberto Carlos: "Trezeguet vuole giocare con noi"


Interessanti dichiarazioni quelle rilasciate quest'oggi dal terzino brasiliano Roberto Carlos ai microfoni del quotidiano braisliano Terra. L'ex stella del Real Madrid, al Corinthians dallo scorso dicembre, ha rivelato che l'attaccante della Juventus David Trezeguet spera di vestire la maglia del Timão dalla prossima stagione: "Trezeguet vuole il Corinthians, non parla di altre squadre, ha detto che vuole giocare in Brasile e nel nostro club".


Fonte: tuttomercatoweb.com

sabato 3 aprile 2010

Vicenda Inter ed intercettazioni

NAPOLI, 2 aprile 2010 - (ANSA) Il significato attribuito alle telefonate non trascritte, tra le 171mila intercettate nel corso dell'indagine di Calciopoli, rappresenta "un'opera di disinformazione allo stato puro". Così fonti degli inquirenti che hanno condotto l'inchiesta napoletana sugli illeciti nel mondo del calcio commentano le notizie diffuse oggi. "Il reato - spiegano le fonti - non è parlare al telefono, ma è reato quando si stipulano accordi illeciti. Le vittime non possono essere trasformate in autori del reato".

Fonte: ansa

Risultati e gol della 32° giornata di Serie A


Vincono Inter, Roma e Milan che mantengono le medesime distanze in classifica dal turno precedente. La Sampdoria aggancia momentaneamente il Palermo al 4° posto e solo un pari per 1-1 per Genoa, Lazio e Fiorentina.


ATALANTA-SIENA 2-0

(16' Valdes, 70' Ferreira Pinto)

BARI-ROMA 0-1

(19' Vucinic)

CAGLIARI-MILAN 2-3

(7' Borriello(M), 17' Ragatzu(C), 19' Huntelaar(M), 32' Matri(C), 38' Astori aut.(M))

CHIEVO-SAMPDORIA 1-2

(1' Cassano, 55' Pazzini(S), 76' Mantovani(C))

GENOA-LIVORNO 1-1

(51' Boakye(G), 88' Tavano(L))

INTER-BOLOGNA 3-0

(29' e 85' Thiago Motta, 52' Balotelli)

LAZIO-NAPOLI 1-1

(1' Floccari(L), 38' Hamsik(N))

PARMA-FIORENTINA 1-1

(22' De Silvestri(F), 68' Bojinov(P))

CATANIA-PALERMO ore 19

UDINESE-JUVENTUS ore 20,45


Michele C.

Addio a Maurizio Mosca


Si è spento ieri notte all'ospedale S. Matteo di Pavia, Maurizio Mosca noto giornalista sportivo ed opinionista sulle reti Mediaset. Nonostante la sua malattia, Maurizio ha lavorato fino all'ultimo in tv, alla radio e sui giornali come dimostra anche il suo ultimo articolo, pubblicato ieri mattina, sul suo blog. Il giornalista, che a giugno avrebbe compiuto 70 anni, diventò celebre per le sue "bombe di mercato" e per il suo "pendolino magico" con cui, nella trasmissione calcistica di Italia 1, "Guida al campionato", prevedeva scherzosamente le eventuali sorti di calciatori e società.


Michele C.

giovedì 1 aprile 2010

Sarà Petit il nuovo ct della Francia


L'avventura di Raymond Domenech sulla panchina della Nazionale francese terminerà dopo i prossimi Mondiali sudafricani. A sostituire, l'eterno nemico delle nazionali italiane, ci sarà con tutta probabilità l'ex calciatore di Monaco, Arsenal, Barcellona e Chelsea Emmanuel Petit. Come riportato dal quotidiano transalpino L'Equipe, l'ex centrocampista campione del mondo e d'Europa con la nazionale francese, avrebbe avuto la meglio su Blanc, Deschamps, Tigana e Giresse.


Michele C.