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martedì 29 giugno 2010

Van Persie contro Sneijder: tensione in casa Olanda


JOHANNESBURG, 29 giugno - Il fascino di un grande quarto con il Brasile, storico avversario Mondiale (‘94 e ‘98 le altre due sfide più recenti). Le quattro vittorie su quattro partite. Snejider sempre più leader di una squadra che gioca a memoria. Il ritrovato Robben, rimasto in panchina nella fase a gironi e poi gettato in campo per fare la differenza (e l’ha fatta) nell’ottavo con la Slovacchia. La provocazione del ct Bert Van Marwijk: «Puniremo l’arroganza dei calciatori brasiliani», frase che gli è costata l’ira di tutto il popolo verdeoro.

SNEIJDER-VAN PERSIE AI FERRI CORTI - Fila tutto liscio per l’Olanda? Macchè. C’è il caso Van Persie a tenere banco. L’attaccante dell’Arsenal non ha gradito la sostituzione nel finale di Olanda-Slovacchia, quando al suo posto (sull'1-0) è entrato il milanista Huntelaar. Ha reagito male, col muso lungo, uscendo a testa bassa, convinto che a chiedere il suo cambio sia stato Snejider, vero consigliere occulto del ct Van Marwijk. Di più: non ha neppure festeggiato con i compagni il 2-0, proprio di Snejider, rimanendo immobile in panchina. Lo stesso ct olandese, di ritorno a Johannesburg dopo la partita, ha convocato la squadra per chiarire. Ma Snejider e Van Persie non si sono rivolti la parola, confermando nei fatti che gli arancioni riescono sempre a rovinarsi la vita, come troppe volte ha dimostrato la storia dei Mondiali.

Fonte: corriere dello sport

domenica 27 giugno 2010

Mondiali: Inghilterra umiliata dalla Germania


L'avventura della nazionale inglese di mister Capello finisce qui, il risultato a Bloemfontein è abbastanza eloquente: Germania-Inghilterra 4-1. Come da tradizione, sono ancora i tedeschi a battere gli inglesi e questa volta senza bisogno di tempi supplementari o calci di rigore; infatti bastano i 90 minuti regolamentari, ai ragazzi di Loew, per abbattere la nazionale di calcio più forte d'oltremanica, nonchè una delle squadre favorite di questo Mondiale a detta degli esperti. Certo però che, se l'arbitro uruguaiano Larrionda, non avesse annullato ingiustamente un fantastico gol di Lampard sul 2-1, per i tedeschi, la partita avrebbe preso una piega ben diversa. Ma comunque, nonostante ciò, la Germania ha strameritato il successo visto l'ottimo gioco prodotto e vista la capacità di questi giovani di entrare in partita già nei minuti iniziali dell'incontro, a differenza dei più esperti colleghi inglesi.
Nel primo tempo, come già detto, parte subito forte la Germania che si vede negare il vantaggio da due provvidenziali interventi del portiere James. Situazione di parità che si rompe al 20' quando Klose vince un duello a sportellate con Upson e in spaccata riesce ad anticipare James gelando i numerosi tifosi inglesi accorsi al seguito della squadra. Al 32' Mueller dalla destra, entra in area, vede e serve sul versante opposto Podolski, dimenticato dalla difesa avversaria, che fredda James siglando la rete del raddoppio tedesco. La squadra di Fabio Capello non ci stà a subire e al 37' accorcia le distanze con il difensore Upson che di testa anticipa Neuer in uscita. Dopo quasi un minuto avviene il fattaccio: Lampard scucchiaia verso la porta con la palla che scavalca Neuer, colpisce la faccia interna della traversa e torna in campo varcando, però, di oltre un metro la linea di porta, ma incredibilmente Larrionda non convalida la rete.
Nel secondo tempo cala di nuovo l'Inghilterra e c'è solo la Germania che, sfruttando al meglio due analoghe azioni di contropiede, affonda il colpo con una doppietta di Mueller al 67' e al 70'. Ora ai Quarti, "i ragazzi terribili" di Loew, se la vedranno con la vincente del match serale tra Argentina e Messico.

Michele C.

sabato 26 giugno 2010

Sneijder: Felice per Benitez. Non torno al Real Madrid


ROMA, 26 giugno - «Benitez? Kuyt mi ha parlato molto bene dell'allenatore. Mi ha detto che è molto serio, che prepara molto bene le partite e che sa ascoltare e comunicare con i giocatori». Lo ha detto il trequartista dell'Inter e dell'Olanda, Wesley Sneijder, in un'intervista al 'Mundo Deportivo'.

NIENTE REAL - Sneijder è, quindi, soddisfatto dell'arrivo di Rafa Benitez sulla panchina nerazzurra e ribadisce di non avere alcuna intenzione di tornare al Real Madrid per seguire Josè Mourinho. «Il mio augurio a Mourinho come tecnico del Real Madrid è quello di poter vincere tutto -spiega- perché se lo merita come allenatore. Ma io al Real Madrid non torno, sarei matto, mi hanno trattato male, senza rispetto, non mi interessa». «Se mi sono sentito con Mourinho? -conclude- No, nessun sms dall'inizio del Mondiale, sto pensando solo al torneo e credo lui sia in vacanze».

Fonte: corriere dello sport

UFFICIALE: Jimenez riscattato dalla Ternana finisce in Lega Pro


La comproprietà del centrocampista cileno Luis Antonio Jimenez si è risolta a favore della Ternana che, alle buste, ha offerto poco più di 3 milioni di Euro superando ben oltre l'offerta dell'altra squadra che deteneva l'altra metà del cartellino, ovvero l'Inter che ha offerto quasi 2 milioni di Euro. A questo punto Jimenez, nell'ultima stagione in prestito al Parma, è un giocatore a tutti gli effetti del club umbro che milita in Prima Divisione(ex C-1) della Lega Pro con cui ha un contratto di tre anni per 130.000€ a stagione. Adesso il suo procuratore prenderà in mano il contratto e presenterà il caso alla FIFA per evitare il declassamento di un atleta interna­zionale a un campionato di due cate­gorie inferiore.

Michele C.

venerdì 25 giugno 2010

UFFICIALE: Il Parma risolve le comproprietà, Mariga e Biabiany all'Inter


Da Milano, dove si stanno discutendo le comproprietà, arrivano le prime notizie ufficiali: McDonald Mariga e Jonathan Biabiany sono stati riscattati completamente dall'Inter e saranno subito abili e arruolabili agli ordini del nuovo mister Benitez. Si tratta di trasferimento solo per Biabiany, visto che il kenyota è presente nella rosa dei nerazzurri, già da questo gennaio, con cui ha centrato la storica tripletta.

Michele C.

giovedì 24 giugno 2010

Mondiali: Battuti dalla Slovacchia, l'Italia saluta il mondiale


Da Johannesburg il verdetto è chiaro e triste: l'Italia è fuori da SudAfrica 2010. Esclusione che arriva dopo la sconfitta per 3-2 patita contro la Slovacchia del "napoletano" Hamsik. Contemporaneamente, a Polokwane, il Paraguay ha ottenuto solo un pareggio a reti bianche contro la Nuova Zelanda che basta per qualificare agli Ottavi primi i sudamericani e secondi gli slovacchi, facendo scivolare all'ultimo posto, della classifica del girone F, l'Italia di Lippi che lascia il Mondiale senza aver mai vinto una sola partita. E' quel che basta per decretare il grande fallimento del "Lippi-bis".
Nel primi minuti del primo tempo si vede già un'Italia contratta, non fluida nel gioco e anche mentalmente non in partita. Più vivaci gli slovacchi di Weiss che al 6' sciupano una grande occasione con Hamsik lasciato colpevolmente solo e libero di coordinarsi che però cicca la conclusione e grazia Marchetti. Al 25' la gara comincia a prendere una direzione ben precisa: De Rossi sbaglia un passaggio che favorisce l'inserimento di Vittek bravo a concludere in rete con un bel rasoterra. Nei minuti di recupero ancora Slovacchia vicino al gol con un gran destro di Kucka.
Alla ripresa Lippi mischia le carte in tavola e passa ad un più offensivo 4-2-4 inserendo Maggio al posto di Criscito e Quagliarella al posto di Montolivo. Verso metà tempo si vedrà anche Pirlo, regista indispensabile della squadra. Al minuto 66 primo acuto dell'Italia: Quagliarella si coordina e conclude al volo in porta con Mucha a terra, ma è provvidenziale il salvataggio di Skrtel sulla linea che salva il risultato. Al 73' dormita generale della difesa azzurra, Vittek ne approfitta e sigla così la sua prima doppietta personale facendo calare il gelo tra i sostenitori azzurri presenti allo stadio. Ma al minuto 81 arriva la svolta con Di Natale che da vero predatore d'area, su una respinta corta di Mucha, insacca a porta vuota e riaccende un barlume di speranza nel cuore di tutti gli italiani accorciando le distanze. Incredibile all'89' arriva il gol beffa del neo entrato Kopunek che segna la rete decisiva che andrà poi a qualificare la sua nazionale. Nei minuti di recupero, al 92', Quagliarella con un bel cucchiaio da fuori area riapre ancora la partita ma poi, complice anche un clamoroso gol sbagliato da Pepe al 95', il risultato non cambia e dunque azzurri costretti a fare le valigie e a lasciare questo Mondiale non senza rimpianti.

Michele C.

mercoledì 23 giugno 2010

UFFICIALE: Amelia al Milan


Come comunicato anche sul proprio sito web ufficiale, l'A.C. Milan ha prelevato, dal Genoa, il portiere 28enne Marco Amelia con la formula del prestito con diritto di riscatto della compartecipazione.
Il giocatore, campione del mondo a Germania 2006, va dunque a completare il reparto portieri, dei rossoneri, dopo la definitiva cessione di Storari alla Juventus per 4,5 milioni di Euro.

Michele C.

lunedì 21 giugno 2010

Mondiali: Clamoroso Portogallo, 7-0 alla Corea del Nord


CITTÀ DEL CAPO (SUDAFRICA), 21 giugno - Il Portogallo travolge la Corea del Nord 7-0 (1-0) e con quattro punti si porta al secondo posto nel gruppo G, a due lunghezze dal Brasile. Reti: 29' pt Raul Meireles, nel st 8' Simao, 11' Hugo Almeida, 15' e 44' Tiago, 36' Liedson, 42' Ronaldo.

I PRECEDENTI - Simao Sabrosa e Cristiano Ronaldo sono il secondo ed il terzo giocatore portoghese ad essere riusciti a segnare in due diverse edizioni dei Mondiali: prima dei rispettivi gol contro la Corea del Nord, Simao e Ronaldo avevano realizzato una rete a testa anche a Germania 2006. Prima di loro era riuscito nell'impresa solo Pauleta, autore di 3 centri a Corea/Giappone 2002 e di 1 gol a Germania 2006. La vittoria per 7-0 del Portogallo contro la Corea del Nord ha una doppia valenza storica per le due nazionali ai Mondiali: si tratta nella kermesse iridata della vittoria più netta in assoluto per i lusitani, visto che la precedente era stata un 4-0 contro la Polonia nella fase a gironi di Corea/Giappone 2002 (in data 10 giugno); per la Corea del Nord si tratta invece del k.o. più netto mai incassato in assoluto ai Mondiali, dato che il precedente era stato uno 0-3 subito contro l'Unione Sovietica nella fase a gironi di Inghilterra '66 (in data 12 luglio). È la quarta volta nella storia dei Mondiali che una gara finisce 7-0: i tre precedenti sono riferiti due a Svizzera '54 (Uruguay-Scozia e Turchia-Corea del Sud, entrambe nelle fasi a gironi) ed uno a Germania '74 (Polonia-Haiti nella fase a gironi). La vittoria record all-time resta quella del 15 giugno 1982, Ungheria-El Salvador 10-1, mentre era dal 2002 che non si registrava un punteggio così roboante: quell'anno la Germania, nei gironi, schiantò 8-0 l'Arabia Saudita, mentre nel 2006 il record fu in Argentina-Serbia/Montenegro 6-0.

Fonte: corriere dello sport

domenica 20 giugno 2010

Mondiale: L'Italia delude ancora. Pari in rimonta con la Nuova Zelanda


Delude anche nella seconda partita del girone F, l'Italia di Marcello Lippi che non riesce ad andare oltre l'1-1 contro la Nuova Zelanda. Adesso il cammino degli azzurri, verso la qualificazione agli Ottavi, si complica maggiormente visto lo scarso bottino conquistato in queste due gare disputate. Può sorridere soltanto il Paraguay del ct Martino vittorioso, nel match delle 13,30, contro la Slovacchia fanalino di coda ma ancora in corsa per la qualificazione in virtù del punto conquistato nella partita d'esordio proprio contro la Nuova Zelanda.
Nel primo tempo Italia subito sotto grazie alla rete di Smeltz, al 7', lesto a toccare la palla con la punta del piede, e a bucare Marchetti, dopo un involontario ma favorevole tocco di Cannavaro. Gli azzurri non si scoraggiano e si riversano nella metà campo avversaria in cerca del pareggio. Al 27' Montolivo mette i brividi alla retroguardia dei kiwi colpendo il palo su un gran tiro dalla distanza. Ma la svolta arriva due minuti dopo. Al 29' Smith trattiene in area per la maglia De Rossi e l'arbitro, su segnalazione del guardalinee, assegna un calcio di rigore a favore dell'Italia. Dal dischetto si presenta Iaquinta che non sbaglia, spiazza il portiere e regala il gol che andrà poi ad evitare una clamorosa sconfitta.
Nel secondo tempo Lippi mischia le carte in tavola e inserisce Di Natale al posto di Gilardino, totalmente evanescente quest'oggi, e Camoranesi al posto di Pepe.
Azzurri sempre con in mano il pallino del gioco ma, essendo stranamente molto imprecisi nelle fasi di costruzione di gioco, non riescono a segnare la rete del vantaggio complice anche una Nuova Zelanda determinata a difendere il risultato che si è difesa, a tratti, con quasi tutti gli effettivi in campo. Nel finale Wood mette i brividi a Marchetti e Camoranesi a Paston ma il risultato non cambia.

Michele C.

sabato 19 giugno 2010

Mondiali: solo 1-1 tra Ghana e Australia



In quel di Rustemberg tra Ghana e Australia finisce solo 1-1 nonostante le tante occasioni avute da entrambe le compagini. Ora, dopo questo risultato, la classifica del girone D vede il Ghana capolista solitaria con 4 punti, seguita dall'accoppiata Germania-Serbia a quota 3. Ultima proprio l'Australia, a quota 1, destinata, con molte probabilità, a lasciare il SudAfrica e questa edizione del campionato mondiale per nazioni FIFA.
Nel primo tempo partono bene gli australiani che passano subito in vantaggio, all'11', grazie ad Holman lesto a ribattere in rete il bagher pallavolistico di Kingson, che respinge in malo modo un calcio di punizione di Bresciano. La partita cambia al 23' quando Kewell, s'inventa portiere, e respinge con il braccio destro un tiro di Jonathan Mensah. Rosetti non ha dubbi e concede il calcio di rigore in favore degli africani espellendo, come da regolamento, Kewell facendo rimanere in 10 la nazionale allenata dall'olandese Verbeek. Dal dischetto si presenta lo specialista Asamoah Gyan che spiazza Schwarzer regalando il pari alla sua squadra.
Nel secondo tempo, inizialmente, la partita si addormenta un pò ma il Ghana va vicino al gol del vantaggio in un paio di occasioni e con molti tiri dalla lunga distanza. Ma i Socceroos non ci stanno a perdere e il loro ct prova a dare più peso all'attacco inserendo Kennedy e Chipperfield. Finale al cardiopalma con grandi occasioni da gol in entrambe le aree di rigore ma il punteggio non cambia.

Michele C.

Nervi tesi in casa Francia: Anelka insulta Domenech


Secondo il quotidiano francese "Equipe", l'attaccante Nicolas Anelka avrebbe rivolto delle parole offensive nei riguardi del suo allenatore durante l'intervallo del match, poi perso per 2-0, contro il Messico.
Pare che nello spogliatoio Domenech avesse chiesto ad Anelka di allargarsi per aprire la difesa messicana e, di tutta risposta, sarebbe stato mandato a quel paese dall'attaccante del Chelsea poi, in effetti, immediatamente sostituito da Gignac ad inizio ripresa.

Michele C.

mercoledì 16 giugno 2010

Mondiali: la Svizzera "mata" la Spagna


Clamoroso a Durban: Spagna-Svizzera 0-1. La prima partita della nazionale spagnola, campione d'Europa in carica, di questo Mondiale, coincide con la prima sconfitta della stessa in questa competizione. Sconfitta patita dalla meno quotata svizzera che, oltre ad aver mostrato una difesa granitica e pressocchè impenetrabile, ha dimostrano di essere concreta e spietata sottoporta. Al contrario le "furie rosse", nonostante abbiano messo in mostra il solito un buon gioco fatto di passaggi corti e giocate di fino, mancano di concretezza e precisione sottoporta. Come si dice in gergo: tanto fumo e niente arrosto.
Adesso la classifica parziale del girone H vede il Cile, che all'ora di pranzo ha battuto l'Honduras sempre per una rete a zero, e la Svizzera in testa entrambe a punteggio pieno a quota 3 punti.
Nel primo tempo elvetici schiacciati nella loro metà campo con la Spagna padrona del gioco. La prima grande occasione per gli uomini di Del Bosque arriva con il difensore blaugrana Piquè che, in posizione di centravanti, smarcato, riceve palla, dribbla un avversario ma spara addosso al portiere Benaglio che, in uscita, gli chiude lo specchio della porta. Iberici sempre pericolosi con David Villa in paio di occasioni ma il punteggio rimane fermo sempre sullo 0-0.
Alla ripresa la Svizzera non ci stà a subire e al minuto 52 passa incredibilmente in vantaggio con Fernandes che sfrutta un buco difensivo lasciato da Puyol e dopo una serie di rimpalli spinge il pallone in rete facendo calare il gelo nello stadio. Dopo aver subito il gol la Spagna, ferita nell'orgoglio, aumenta freneticamente il ritmo di gioco. Al 62' Il CT Del Bosque sostituisce Busquets e David Silva rispettivamente con Torres e Jesus Navas per dare più spinta alla fase offensiva. Sul finire di gara traversa clamorosa di Xabi Alonso e palo dello svizzero Derdiyok. Alla fine, dopo 5 minuti di recupero, arriva il triplice fischio dell'arbitro inglese Webb che sancisce definitivamente il punteggio di 1-0 con cui gli uomini di Hitzfeld battono la squadra più forte del girone e possono iniziare seriamente a sperare in un passaggio del turno.

Michele C.

lunedì 14 giugno 2010

UFFICIALE: Beretta nuovo tecnico del PAOK


Mario Beretta sarà il nuovo allenatore dei greci del Paok Salonnico, come ufficializzato dallo stesso club. In questa nuova avventura in terra ellenica l'ex tecnico di Torino, Parma, Siena e Lecce porterà con sè Massimiliano Canzi (assistente allenatore), Paolo Lazzarin (preparatore atletico) e Giorgio Rocca (allenatore portieri).

Michele C.

domenica 13 giugno 2010

UFFICIALE: Quaresma al Besiktass


Ricardo Quaresma non è più un giocatore dell'Inter. Dopo due stagioni in nerazzurro (intervallate da una breve parentesi in prestito al Chelsea) ricche di vittorie, l'ala portoghese, ormai orfana del suo mentore Josè Mourinho, nuovo allenatore del Real, si trasferisce in Turchia alla corte del Besiktass che, per assicurarsi le sue prestazioni in campo, ha versato 7,3 milioni di euro al club di Massimo Moratti. Nel Besiktass, arrivato quarto nell'ultimo campionato di Turkish Süper Lig e qualificato per la prossima edizione dell'Europa League, incontrerà un ex giocatore del nostro campionato e della stessa Inter: il difensore Matteo Ferrari.

Michele C.

sabato 12 giugno 2010

Mondiali, a ruba tappi orecchie anti-vuvuzelas


Vuvuzelas gioia e dolori di questo mondiale sudafricano. Per difendersi dal loro suono assordante i tifosi stanno facendo incetta di tappi per le orecchie. "Ieri ho venduto 300 paia di tappi per le orecchie", spiega un venditore di Città del Capo. "Oggi ne ho vendute altre 200 paia e ho finito tutte le scorte". Il frastuono delle vuvuzelas può raggiungere i 150 decibel e l'uso dei tappi può ridurre il suono di 30 decibel.

Fonte: tuttomercatoweb.com

venerdì 11 giugno 2010

Mondiali: Finisce in parità il match inaugurale


La prima partita del Mondiale sudafricano, che ha visto di fronte i padroni di casa del Sud Africa e il Messico, si chiude in parità con il punteggio di 1-1.
Al Soccer City di Johannesburg, per la prima mezz'ora di gioco, è il Messico a fare da padrone pericoloso, in un paio di occasioni, con Giovani Dos Santos e Franco che si vede negare la gioia del gol da un miracolo del portiere avversario Khune.
Alla ripresa la musica cambia: il SudAfrica esce allo scoperto e al 55' trova addirittura la rete del momentaneo vantaggio grazie ad una splendida conclusione di sinistro di Tshabalala che fulmina il portiere messicano Perez. Gol che dà morale alla nazionale allenata da Parreira, terrorizzando i messicani che accusano il colpo e rischiano di subire il raddoppio da Modise. Ma al minuto 79 la nazionale del "tricolor" trova il gol del pareggio con Rafa Marquez, molto bravo e lesto ad approfittare di una disattenzione della difesa sudafricana.
Ma la gara non finisce qui: al 90' "bafana-bafana" vicinissimi alla rete della vittoria con il loro bomber Mphela che colpisce il palo a Perez ormai battuto.

Michele C.

giovedì 10 giugno 2010

Ora è ufficiale: Benitez nuovo tecnico dell'Inter


MILANO, 10 giugno - È ufficiale: Rafael Benitez è il nuovo allenatore dell'Inter. L'ex tecnico del Liverpool prende il posto di Mourinho. Per lo spagnolo, che verrà presentato martedì a mezzogiorno, contratto biennale con i nerazzurri. Questa la nota apparsa sul sito nerazzurro: «L'Inter dà il benvenuto a Rafael Benitez. Stamane, con reciproca soddisfazione, è stato definito l'accordo biennale che legherà il tecnico spagnolo alla Società fino al 30 giugno 2012. Martedì 15 giugno 2010, a partire dalle ore 12, Rafael Benitez sarà a disposizione della stampa per la conferenza di presentazione che si svolgerà al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile (Como)».

LA STOCCATA SUI BILANCI - Nell'annunciare il nuovo tecnico, l'Inter respinge le critiche sullo squilibrio dei propri bilanci. «Rafael Maudes Benitez è uno dei signori del calcio europeo - si legge sul sito nerazzurro - uno dei pochi che costellano di vittorie i palmares delle squadre di cui sono alla guida. Arriva all'Inter intanto che il pallone italiano annuncia restrizioni e rinunce, ma i bilanci sono materia di chi li sa trattare. Si può avere Benitez e non rinunciare alla ragionevolezza delle cifre, basta saperlo fare».

LA SCHEDA - «Nato a Madrid il 16 aprile 1960 - continua la nota - a ventidue anni si laurea in educazione fisica a pieni voti nella capitale spagnola, la carriera come allenatore inizia subito, con le esperienze nei settori giovanili del Castilla e del Real Madrid, per poi approdare al Valladolid, all'Osasuna, all'Extremadura e al Tenerife. Dopo, diventa leggenda al Valencia, che con lui vince due volte la Liga, nel 2001/2002 e nel 2003/2004. stagione in cui è sua anche la Coppa Uefa. Signore del calcio europeo lo diventa definitivamente nella stagione 2004/2005, alla sua prima stagione con il Liverpool che porta alla conquista della Champions League battendo il Milan ai rigori dopo una rimonta che rimane epica negli annuali del calcio. Fa sua anche la Supercoppa Europea, e nella stagione successiva vince Coppa e Supercoppa d'Inghilterra. Arriva in Italia con la consapevolezza di chi ha scelto in che club misurarsi, l'Inter, una formazione eccezionale, da cinque stagioni consecutive campione d'Italia e adesso anche campione d'Europa, alla sesta volta campione della coppa nazionale, sinceramente, se sei un signore dell'Europa, non fai fatica a resistere a un blasone così affascinante».

Fonte: corriere dello sport

lunedì 7 giugno 2010

Calderoli: Tagliare stipendi. Cannavaro: Paese ridicolo


ROMA, 6 giugno - «È giusto che anche il mondo del calcio partecipi ai sacrifici degli italiani di fronte alla crisi». È la proposta che Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione legislativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, nel corso di una conversazione con l'ANSA, rivolge alla Figc e alle società di calcio. «In vista dei Mondiali faccio appello alla Figc affinchè gli eventuali premi che spetteranno ai calciatori vengano ridimensionati rispetto alla crisi - spiega Calderoli - Anzi sarebbe un bel gesto se calciatori e Federcalcio ne devolvessero parte a titolo onorifico». «Le società di calcio ridimensionino gli ingaggi dei calciatori tenuto conto che i Cip 6 hanno drogato il mercato. Mentre sugli stipendi dei calciatori non possiamo intervenire, sui Cip 6 sì ». Così Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione legislativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, conversando con l'ANSA, si rivolge alle società di calcio affinchè «tengano conto della crisi». Il Cip 6 è una delibera del Comitato Interministeriale Prezzi che stabilisce gli incentivi per l'energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili e "assimilate". Tra gli impianti che percepiscono gli incentivi sono previste perciò anche le raffinerie.

IL RIFERIMENTO - Calderoli sembra fare riferimento agli imprenditori del settore energetico presenti nel mondo del calcio. Tra questi, in serie A, ci sono la famiglia Moratti proprietaria dell'Inter, la famiglia Sensi proprietaria della Roma e la famiglia Garrone proprietaria della Sampdoria. Il Cip6 prevede che chi produce energia elettrica da fonti rinnovabili o assimilate abbia diritto a rivenderla al Gestore dei Servizi Energetici ad un prezzo superiore a quello di mercato.

LA RUSSA A CALDEROLI - «Calderoli mi piace molto di più come ministro che come commentatore sportivo, anche perché le sue conoscenze calcistiche si limitano alla vittoria della Padania su non so quale squadretta». Ignazio La Russa, al telefono con l'Ansa, commenta così le parole del ministro leghista sugli stipendi dei calciatori della nazionale e dei club. Insomma, ha aggiunto il ministro della Difesa, acceso tifoso interista, «è meglio che Calderoli si occupi della Padania».

PALOMBO A CALDEROLI - «Ridurre i premi? Io pagherei di tasca mia, per vincere i Mondiali». Angelo Palombo ascolta la proposta del ministro Calderoli di tagliare i premi del Mondiale, e non si scompone. «A dire il vero - dice il centrocampista della nazionale e della Samp - in ogni lavoro quando raggiungi un obiettivo c'è un riconoscimento, anche economico. Ma figurarsi se è quello il problema, ce li metto io per alzare la Coppa...». Il premio per Sudafrica 2010, in ogni modo, dovrebbe essere in sostanza già ridotto per volontà della Federcalcio, rispetto ai budget del 2006. I premi Fifa alla federazione che vince sono sono cresciuti rispetto a quattro anni fa, da 21 milioni di euro a circa 30 nella prossima edizione, e nonostante ciò il premio ai giocatori per l'eventuale primo posto rimarrà fermo alle quotazioni della vittoria di Berlino, 240 mila euro netti a giocatore. In calo reale invece il compenso per eventuale secondo o terzo posto: rispettivamente 130 mila e 30 mila euro a testa.

ULIVERI RISPONDE A CALDEROLI - «L'idea non è male, mi pare chiaro che ci sia necessità di risparmiare. Per l'appunto, cominci il ministro Calderoli a rinunciare alle sue indennità». Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione italiana allenatori e consigliere federale, commenta così intervenendo al meeting Golden Goal di Sorrento, la proposta del ministro leghista agli azzurri di rinunciare ai premi del Mondiale. «Che cosa vi posso dire - aggiunge Ulivieri - io e Calderoli siamo su sponde diverse: lui è per la Padania, io fortemente per l'Italia. Però ribadisco, ha avuto una pensata: cominci a metterla in pratica lui».

BUFFON A CALDEROLI - Gigi Buffon, portiere della nazionale, è in vacanza a Praga, e da lì ha seguito via Internet il giallo Marchisio e soprattuto le proposte di Calderoli. «Su Marchisio non ho visto - dice al telefono con l'ANSA - Però conoscendo il ragazzo mi sembrerebbe molto strano, anche perché non gli ho mai sentito dir nulla contro Roma e la Roma». Poi, le dichiarazioni del ministro leghista. «Se Calderoli mi dice dove dovrebbero andare i nostri soldi, magari ci faccio un pensiero: se la causa la reputo giusta. Non capisco - ha aggiunto il numero 1 azzurro - come mai i politici cavalchino sempre l'onda dei Mondiali per fare certe sparate, e darci stoccate via stampa, piuttosto che venire a incontrarci e parlarci di persona. Per poi fare retromarcia se le cose vanno bene...».

CANNAVARO: «PAESE RIDICOLO» - «La verità è che siamo un Paese ridicolo». Pensieri e parole del capitano della Nazionale italiana campione del mondo di calcio Fabio Cannavaro, al termine dell'ennesima giornata di convulse polemiche sugli azzurri. «Quello che è successo durante l'inno ieri sera - spiega Cannavaro all'ANSA - è semplice: stavamo andando fuori tempo, Marchisio in particolare, tra suono della banda e coro del pubblico. Per quello, solo per quello, ci siamo messi a ridere. Quanto a Calderoli, neppure commento. Ribadisco, siamo proprio un Paese ridicolo...».

Fonte: corriere dello sport

domenica 6 giugno 2010

Inter, Moratti: "Ho scelto l'allenatore, sarà Benitez"


"Ho scelto l'allenatore, e sarà Rafa Benitez. La mia decisione è caduta su di lui perchè ha già vinto in Europa, e può ripetersi anche con l'Inter, visto che noi vogliamo ripeterci". Così Massimo Moratti annuncia l' erede di Josè Mourinho. La notizia era nell' aria e mancavano proprio le parole del presidente nerazzuro per ufficializzare l' arrivo di Benitez, ex allenatore di Liverpool e Valencia, sulla panchina della squadra Campione d' Europa. La notizia, pubblicata poco fa dal sito 'fcinternews.it', riprende delle parole che il numero uno nerazzurro ha rivelato al Corriere dello Sport. Moratti ha anche confermato che Milito il prossimo anno, vestirà ancora la maglia dell' Inter.

Fonte: tuttomercatoweb.com

sabato 5 giugno 2010

SudAfrica 2010: Maledizione Chelsea, out anche Obi Mikel


In vista dei prossimi Mondiali sudafricani, che prenderanno il via venerdì 11 giugno, continua ad abbattersi la "maledizione degli infortuni" sui giocatori del Chelsea. Dopo il tedesco Ballack ed il ghanese Essien, ora è la volta del nigeriano Obi Mikel fermato da un infortunio al ginocchio. «Abbiamo deciso di lasciarlo fuori dopo che lo stesso giocatore ha detto di non sentirsi pronto e di non voler mettere a rischio la propria carriera», ha spiegato un portavoce della nazionale nigeriana. Dunque, sempre in attesa di conoscere l'entità dell'infortunio subito dall'ivoriano Drogba, durante l'amichevole disputata ieri dalla sua nazionale contro il Giappone, sono già tre i giocatori dei "Blues" che non prenderanno parte alla manifestazione organizzata, per la prima volta, nel "continente nero".

Michele C.

Maicon: «Resto all'Inter, via solo se lo vuole Moratti»


JOHANNESBURG, 5 giugno - «La mia intenzione è quella di rimanere all'Inter. Non voglio andar via, lo farei soltanto se a chiedermelo fosse Moratti». Maicon, in conferenza stampa insieme all'attaccante del Wolfsburg Grafite, fa dietrofront rispetto alle dichiarazioni rilasciate ad As qualche giorno fa e dal ritiro mondiale del Brasile fa sapere di non voler lasciare Milano e di voler restare nerazzurro. «Le mie parole sono state maleinterpretate, ho un contratto fino al 2014 e voglio rispettarlo, i tifosi stiano tranquilli».

Fonte: corriere dello sport

venerdì 4 giugno 2010

UFFICIALE: Arnautovic passa al Werder Brema


Attraverso una nota pubblicata sul proprio sito web ufficiale, il Werder Brema comunica di aver ingaggiato l'attaccante austriaco Marko Arnautovic. Il giocatore è stato acquistato dai, neo campioni d'Olanda del Twente, dopo aver militato nell'ultima stagione, in prestito, tra le fila dell'Inter di Mourinho campione d'Europa e d'Italia. L'attaccante 21enne ha firmato un contratto quadriennale fino al 30 giugno 2014.

Michele C.

Fiorentina, ecco Mihajlovic «Un onore guidare i viola»


FIRENZE, 4 giugno - Cesare Prandelli ha detto addio alla Fiorentina con una lettera commovente. Oggi il suo erede Sinisa Mihajlovic si è presentato con il piglio del condottiero, assicurando di essere un allenatore “tosto” che non ha paura delle responsabilità che derivano dal guidare una squadra prestigiosa come quella viola. «Ringrazio Pulvirenti e Lo Monaco (presidente e ad del Catania, ndr) - dice Mihajlovic - per avermi lasciato andare. Hanno fatto una cosa carina, perché potevano anche tenermi. Ringrazio la Fiorentina per la fiducia che mi ha dimostrato dandomi questa squadra, che per me è un onore allenare. So bene a che cosa vado incontro, le responsabilità qui sono grandi. So che voi toscani siete tosti, ma lo sono anch'io. Andremo d'accordo. Proseguirò sulla strada tracciata da Prandelli. Avete perso un grande allenatore, ma avete dato un grande allenatore alla nazionale. Il nostro obiettivo è sempre la Champions. L'Inter e la Sampdoria? Ho scelto la Fiorentina perchè c'è Corvino, un dirigente che ho sempre stimato».

Una maglia viola con il numero 1 e il suo nome scritto sul retro: così la Fiorentina ha accolto il nuovo allenatore, che succede a Prandelli, tecnico viola per cinque anni. «Dal momento in cui Prandelli ha accettato autonomamente la proposta della Federazione, una scelta che da una parte ci dispiace ma dall'altra ci gratifica - ha dichiarato Mario Cognigni, presidente ad interim della Fiorentina - abbiamo chiesto a Corvino non una seconda scelta, ma una persona che avesse le capacità di gestire un gruppo così importante. Siamo certi che Sinisa possa rappresentare questo prototipo; è giovane ma già con esperienza, personalità e grinta, l'ideale per il nostro progetto e per il nostro futuro».

Fonte: corriere dello sport

giovedì 3 giugno 2010

Inter, Paolillo: "Rescissione di Benitez non ci riguarda"


L'amministratore delegato dell'Inter, Ernesto Paolillo, ha risposto in questo modo in serata ai giornalisti che gli chiedevano di commentare la rescissione del contratto tra Rafa Benitez e il Liverpool: "Quello è un suo problema e del Liverpool che non riguarda assolutamente l'Inter. Per quanto riguarda il nuovo allenatore siamo assolutamente ancora in un momento in cui non c'è nulla di concreto. I nomi sono più ipotesi e indiscrezioni giornalistiche per cui non c'è proprio nulla da dire".

Fonte: tuttomercatoweb.com

mercoledì 2 giugno 2010

Inter-Roma di Supercoppa italiana: si giocherà a Milano il 21 o il 22 agosto


ROMA (2 giugno) - Risolto il giallo della Supercoppa Italiana: Inter-Roma si giocherà il 21 o il 22 agosto a Milano. E' vero che esiste un contratto con i cinesi per la disputa di tre edizioni a Pechino, ma nel contratto non c'è scritto che le tre partite debbano essere consecutive.

Lo scorso anno in Cina si giocò Inter-Lazio, stavolta per i tempi stretti a causa dei mondiali, non è possibile. L'Inter giocherà il 27 agosto la Supercoppa Europea contro l'Atletico Madrid e non è ipotizzabile spostarsi in Cina per la Supercoppa italiana. Appuntamento dunque a San Siro il 21 o il 22 agosto.

Fonte: Il Messaggero

Borriello attacca Saviano e chiama Balotelli al Milan


ROMA, 2 giugno - Roberto Saviano? «Uno che ha lucrato sulla mia città. Non c'era bisogno che scrivesse un libro per sapere cos'è la camorra. Lui però ha detto solo cose brutte e si è dimenticato di tutto il resto». A parlare è Marco Borriello, centravanti del Milan di origini napoletane che alla camorra ha pagato un prezzo altissimo con la perdita del padre, ucciso quando lui aveva soltanto 11 anni. Borriello ne ha parlato al mensile "GQ" in edicola domani in un'intervista in cui parla anche del suo rapporto con le belle donne, da Belen Rodriguez in poi, e di Mario Balotelli, di cui auspica l'arrivo al Milan

Borriello ricorda la sua infanzia non facile: «Ho sempre avuto una famiglia alle spalle che mi ha sostenuto e non mi ha mai fatto mancare niente. Poi a un certo punto è capitato uno spiacevole episodio, ma l'affetto c'è sempre stato». Lo "spiacevole episodio", come lo chiama lui, è un padre ucciso dalla camorra. «Crescere senza una figura maschile di riferimento - ammette - è stato duro. Per fortuna, abbiamo avuto una mamma che ci ha fatto anche da papà. Comunque è un'esperienza che mi ha rafforzato e reso più responsabile. Altrimenti non sarei andato via da casa a 14 anni». Da casa e da un quartiere di sicuro non facile: «San Giovanni a Teduccio, a Napoli, il quartiere con il più alto tasso di famiglie malavitose in Italia, pare. Non è la giungla, ma nemmeno Disneyland. Diciamo che ti tempra e ti insegna a stare sveglio fin da piccolo. Prendi un bambino di 8 anni di Napoli e uno venuto su altrove: la differenza si vede».

Spazio anche per il gossip e le frequentazioni tra calciatori e veline: «In questo ambiente è inevitabile. A Milano ci sono quattro o cinque locali, alla fine ci si incontra tutti lì. Ma per me le belle donne non sono uno status symbol». Mai conosciuto omosessuali nel calcio? «Mai. Su alcuni ho avuto dei sospetti, ma i nomi non li faccio. Non omosessuali puri, forse. Magari bisessuali».

Finale su un altro calciatore spesso al centro di polemiche: «Capisco i tifosi, ma capisco anche lui. Contro il Barcellona ha fatto un brutto gesto, però è difficile stare sereni a 18 anni quando tutti i giornali parlano di te e hai lo spogliatoio contro. Al Milan lo accoglieremmo a braccia aperte. La nostra è una società forte. E troverebbe compagni disposti ad aiutarlo, mica gente che lo prende a calci nel sedere».

Fonte: corriere dello sport

UFFICIALE: F.Cannavaro firma con il Al Alhi


Niente Milan o Napoli. Nella notte Fabio Cannavaro ha firmato un biennale a parametro zero con l'Al Alhi di Dubai. Finiti i Mondiali in Sud Africa, il disoccupato bianconero si trasferirà negli Emirati Arabi. Non si realizzerà così, il sogno del fratello Paolo di avere nel Napoli una difesa "tutta Cannavaro".
Ma De Laurentis era stato intransigente. Già a proposito di Luca Toni disse: "non assumo calciatori di 33 anni" e Cannavaro ne ha anche di più.

Fonte: tuttomercatoweb.com