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lunedì 15 marzo 2010

FOCUS: I flop dell’Inter dal 1997 al 2007


Parte da questa settimana il primo dei tre articoli incentrati sui giocatori definiti "bidoni" o "oggetti misteriosi" che hanno avuto la fortuna di giocare con i tre club più prestigiosi d'Italia, ossia l'Inter, la Juventus e il Milan. Con questo focus andremo a raccontare e a rivisitare le strategie di mercato delle tre Grandi analizzando le vicende dei vari calciatori caso per caso in un periodo d'osservazione che va dal 1997 al 2007.


KANU NWANKWO 1976 Nigeria ATT- Di proprietà dell’Ajax, venne notato dai dirigenti nerazzurri in occasione delle Olimpiadi di Atlanta 1996 in cui partecipò e vinse l’oro con la sua Nigeria da capitano. Quando però si sottopose alle visite di routine prima di firmare con l’Inter, lo staff medico gli diagnosticò una disfunzione cardiaca congenita. Nonostante ciò il presidente Moratti decise di acquistarlo comunque e di pagare di tasca propria anche l’intervento chirurgico, necessario, per la sostituzione di una valvola aortica. Alla fine in nerazzurro, nei tre anni di residenza a Milano, non brilla e colleziona il misero bottino di 12 presenze ed una sola rete in campionato. Verrà ceduto all’Arsenal e proprio in Premier League continuerà la sua carriera. Ancora oggi è devoto, oltre che a Dio, a Massimo Moratti come ha dichiarato lui stesso in una recente intervista.


MEZZANO LUCA 1977 Italia DIF- Arriva in nerazzurro all’età di 20 anni dopo un incoraggiante inizio tra le fila del Torino, ma fatica a trovare spazio e le sole 4 presenze (senza reti) totalizzate in due anni lo dimostrano. Dopo che l’Inter lo cedette al Bologna e, dopo un continuo girovagare tra Serie A e Serie B, finirà ai giorni d’oggi, all’Arezzo in Prima Divisione. Le uniche vittorie della sua carriera sono la Coppa Uefa, proprio con l’Inter nella stagione 1997-98, e il campionato europeo U21 del 2000 tenutosi in Slovacchia.


NUZZO RAFFAELE 1973 Italia POR- Arrivato all’Inter ricoprì il ruolo di terzo portiere per tutti e due gli anni di permanenza in nerazzurro, dietro a Pagliuca e Mazzantini. Tenta la fortuna andando in Premier League ma dopo non essere riuscito a lasciare il segno, neanche oltre manica, finirà la sua carriera nelle serie minori con la Reggiana.


CAMARA ZOUMANA 1979 Francia DIF- Arriva in nerazzurro molto giovane e con grandi prospettive per il futuro, ma dimostra (in quelle rarissime occasioni) di non essere pronto per il nostro campionato e, dopo essere stato spedito anche in prestito all’Empoli, torna in patria dove trova più fortuna. L’unica nota positiva della sua carriera e l’aver partecipato alla Confederations Cup con la Francia nel 2001.


RUSSO NELLO 1981 Italia ATT- Prodotto del vivaio interista, dopo un’inizio folgorante coronato dall’esordio con gol in Serie A, contro l’Udinese, si perde strada facendo fino a scomparire nei meandri delle attuali Prima e Seconda Divisione.


DOMORAUD CYRIL 1971 Costa d’Avorio DIF- Francese di origine ivoriana, raggiunge l’apice della sua carriera nel periodo che va dal 1995 al 1998 indossando le maglie del Bordeaux e dell’Olympique Marsiglia. Ed è proprio da quest’ultimo club che l’Inter lo acquista nel 1999 ma, come accadde per il collega Camara, anche lui dimostra di non essere all’altezza del nostro campionato e dopo una brevissima parentesi anche al Milan viene rispedito in Francia.


GEORGATOS GRIGORIS 1972 Grecia DIF- Terzino sinistro dal tiro micidiale, fu uno di quei tanti giocatori di quel ruolo acquistati con l’intento di risistemare la “maledetta” fascia sinistra diventata ormai il punto debole dell’Inter dopo l’addio di Roberto Carlos. Georgatos, profeta in patria e pilastro dell’Olympiakos, venne acquistato dall’Inter per circa 14 miliardi di vecchie lire e, dopo un avvio incoraggiante, anche lui si perde strada facendo arrivando addirittura a chiedere lui stesso di essere ceduto per ritornare in Grecia, vista la sua cronica nostalgia della sua nazione d’origine.


GILBERTO DA SILVA MELO 1976 Brasile CEN- Nato inizialmente come calciatore di calcio a 5, riesce ad affermarsi anche nel calcio a 11 con le maglie del Flamengo e del Cruzeiro. Viene acquistato dall’Inter nel gennaio del 1999 ma non riesce a lasciare il segno e a fine stagione viene rispedito in Brasile al Vasco Da Gama.


RIVAS MARTIN 1977 Uruguay DIF- Ennesimo oggetto misterioso del mercato nerazzurro gioca poco e niente tanto da non lasciare nessun ricordo di sé ai tifosi interisti. Alla fine dopo i prestiti al Perugia e al Malaga viene definitivamente ceduto agli uruguaiani del Penarol.


BRNCIC DRAZEN 1971 Croazia CEN- Portato in Italia dalla Cremonese dopo un paio d’anni passati fra Cremona e Monza, non si sa come, riesce ad arrivare al Milan in Serie A che, accortosi dopo averlo fatto giocare una sola volta, della scarsa qualità di questo centrocampista, lo scarica prima al Vicenza e poi incredibilmente all’Inter che a sua volta, senza farlo scendere mai in campo, lo scarica all’Ancona. Troverà la sua consacrazione (per modo di dire) nella Eerste Divisie (la Serie B olandese) con la maglia del MVV.


CIRILLO BRUNO 1977 Italia DIF- Cresce nel vivaio della Reggina ed esordisce in Serie A con la medesima squadra fino al 2000 quando viene notato ed acquistato dall’Inter. Rimane a Milano per una sola stagione senza infamia e senza lode. Successivamente, dopo aver girovagato un po’ per l’Italia, prova le avventure in Spagna e in Grecia dove gioca tutt’ora.


GRESKO VRATISLAV 1977 Slovacchia DIF- E’ uno di quei giocatori che hanno lasciato il segno. In negativo in questo caso. Perché il nome di Gresko è sempre (e sempre sarà) legato, nella memoria dei tifosi nerazzurri, a quello sciagurato 5 maggio 2002, in cui l’Inter di Cuper perse lo scudetto all’ultima giornata. Infatti, in quell’occasione, la Lazio pareggiò proprio grazie ad un suo grossolano errore; e poi tutti sappiamo come andò a finire. Voluto all’Inter dall’allora tecnico Marco Tardelli, alla fine fu scaricato anche dal Parma e dal Blackburn e così fa ritorno in Germania, prima al Norimberga e poi al Bayer Leverkusen che ha il “merito” di averlo lanciato nel grande calcio. Attualmente, finito il contratto con il Leverkusen, è svincolato.


KEANE ROBERT 1980 Irlanda ATT- Più che un “bidone” fu semplicemente una “meteora” del nostro calcio. Acquistato da Moratti, all’epoca per l’equivalente di 40 miliardi delle vecchie lire, dal Coventry City comincia bene la sua avventura in nerazzurro mettendo in mostra delle discrete prestazioni sia in campionato che nelle coppe. Ma le cose cominciano a non andare più per il verso giusto quando Moratti esonera Lippi sostituendolo con Tardelli che non lo prende in considerazione e gli preferisce Recoba. Comunque si affermerà oltre manica con le maglie di Leeds, Tottenham e Liverpool.


LOMBARDI STEFANO 1976 Italia DIF- Autentico giramondo, nel suo girovagare riesce ad essere ingaggiato anche da squadre importanti come il Milan e l’Inter anche se nn è mai sceso in campo una volta con nessuna delle due squadre milanesi. Complessivamente non lascia il segno in nessuna delle squadre in cui ha militato e in pochi si ricorderanno di lui. Attualmente è svincolato.


MACELLARI FABIO 1974 Italia DIF- Dopo le buone prestazioni nei tre anni passati a Cagliari, viene ingaggiato dall’Inter sempre alla ricerca di un terzino sinistro. In nerazzurro gioca pochissimo e dimostra di non essere all’altezza di una grande squadra. E quindi dopo un anno viene ceduto al Bologna ma anno dopo anno scende di categoria fino ad arrivare al Campionato d’Eccellenza dove attualmente gioca.


ROBBIATI ANSELMO 1970 Italia CEN- Punto fermo della Fiorentina di fine anni ’90, dopo una breve esperienza al Napoli, passa all’Inter dove non gioca neanche una partita in due anni perché viene prestato prima al Perugia e poi alla Fiorentina. Dopo un breve girovagare, alla fine della sua carriera, arriva in Seconda Divisione al Figline che, dopo il suo addio al calcio giocato, lo inserisce nella società con la carica di vice-allenatore.


SERENA MICHELE 1970 Italia CEN- Dopo aver militato in squadre blasonate come Juventus, Fiorentina e Atletico Madrid viene acquistato dal Parma dove, condizionato anche dai continui infortuni, non riesce a trovare una continuità di rendimento e colleziona solo 15 presenze senza alcuna rete nel campionato 1999-00. Quando ormai è in procinto di lasciare il calcio giocato, l’anno successivo passa all’Inter e si ripete quasi specularmente quello che è successo a Parma. In tutta la sua carriera viene convocato e gioca una sola partita in Nazionale maggiore, che gli è valso un record negativo mai più eguagliato fino ad oggi: disputando solo i 5 minuti finali della partita di qualificazione agli Europei del 2000,contro il Galles, diventa l’unico giocatore ad aver totalizzato meno minuti nella storia della Nazionale. Attualmente è l’allenatore del Mantova in Serie B.


VAMPETA MARCOS 1974 Brasile CEN- Il “vampiro”, come fu soprannominato in Brasile, fu acquistato dall’Inter su consiglio di Ronaldo, suo amico ed ex compagno di squadra ai tempi del PSV. Ma questo centrocampista non riuscirà a ritagliarsi un posto in prima squadra e dopo solo una presenza in campionato ed una in Supercoppa, contro la Lazio (persa 4-3 in cui segnò il suo primo ed unico gol in nerazzurro), viene rispedito nel suo Paese d’origine dove troverà, in seguito, maggiore fortuna. Nonostante tutto è sempre stato, dal 1998 al 2004, nel giro della nazionale verde-oro con cui ha vinto anche un mondiale nel 2002 in Corea e Giappone.


DALMAT STEPHANE 1979 Francia CEN- Esterno di centrocampo destro (o sinistro all’occorrenza) dotato di ottime doti tecniche e di un buon tiro dalla distanza. Un giocatore che può vantare queste qualità, di solito, riesce prima o poi a sfondare nel calcio che conta; ma non è il suo caso. Infatti non riesce a lasciare il segno in nessuna delle squadre in cui ha militato condizionato anche dal suo rendimento altalenante dovuto ai frequenti guai fisici che lo hanno perseguitato per gran parte della sua carriera. Arriva all’Inter dal PSG in cambio del 50% del cartellino di Vampeta e, in campionato, colleziona solo 64 presenze e 4 gol in due anni di permanenza a Milano.


GUGLIELMINPIETRO ANDRES 1974 Argentina CEN- Nel 1998 è il Milan a portarlo in Italia prelevandolo dagli argentini del Gimnasia. Dopo essere stato uno dei protagonisti dello scudetto del 1998-99 del Milan di Zaccheroni, negli anni seguenti fatica a trovare spazio in squadra e così viene ceduto definitivamente, nel 2001 all’Inter. In nerazzurro combina più disastri che altro: il più famoso è sicuramente l’autorete realizzata contro la Juventus. Alla fine, prima di ritornare in patria al Boca Junior, l’Inter lo scarica al Bologna dove però delude nuovamente.


MOREAU MATHIEU 1983 Francia POR- Non tutti si ricordanno di lui ma fu uno tre portieri dell’Inter dal 2001 al 2003(dietro a Toldo e Fontana). Con la maglia dei nerazzurri scende in campo solo una volta in Coppa Italia, contro la Juventus, sostituendo Toldo che si fece espellere. Probabilmente si pensava di ripetere un Frey-bis ma così non è stato. Dopo i due anni all’Inter continua la sua carriera in varie squadre di C1 e C2(attuali Prima e Seconda Divisione).


PACHECO ANTONIO 1976 Uruguay ATT- Dopo un’inizio di carriera molto incoraggiante tra le fila del Penarol, l’Inter riesce a farlo suo superando le avanches di Juventus e Barcellona. Ma ad essere entusiasti del suo ingaggio saranno soprattutto… bianconeri e blaugrana, viste le deludenti prestazione di questo attaccante uruguaiano. A San Siro gioca appena 2 partite che bastano, alla società, per decidere di disfarsi di lui alla fine della stagione. Dopo un breve girovagare nelle squadre minori della Liga spagnola, torna e si ritrova nella squadra che lo ha lanciato: il Penarol. Della serie… a volte è meglio restarsene a casa.


PADALINO PASQUALE 1972 Italia DIF- Pilastro difensivo del Foggia di Zeman, trova la sua definitiva consacrazione nella Fiorentina. Nel 2001, dopo una breve esperienza al Bologna, passa all’Inter dove però, a causa di un problema al ginocchio, non scenderà mai in campo. Ritiratosi dal calcio giocato nel 2004, attualmente allena la Nocerina in Seconda Divisione.


SERGIO CONCEICAO 1974 Portogallo CEN- Complessivamente è stato un buon giocatore presente anche nel giro della nazionale portoghese e le stagioni passate al Porto, alla Lazio e al Parma lo confermano. Ma quando nel 2001 arriva all’Inter non riesce a sfornare quasi mai delle prestazioni di alto livello anche a causa di un lungo infortunio che non gli ha permesso di trovare mai un’adeguata forma fisica. Successivamente torna, seppur per un breve periodo, alla Lazio e al Porto; passando poi allo Standard Liegi dove viene proclamato addirittura giocatore dell’anno del campionato belga. Finirà la sua carriera in Grecia al PAOK Salonnico, club nel quale attualmente ricopre la carica di direttore sportivo.


SORONDO GONZALO 1979 Uruguay DIF- Pagato allo Defensor Sporting Club 18 miliardi di vecchie lire, si dimostra un’ennesimo flop del mercato di riparazione interista. Dopo aver totalizzato solo 11 presenze e nessun gol in nerazzurro viene prima prestato e poi ceduto definitivamente ad alcuni club della Premier League, prima di far ritorno agli uruguaiani del Defensor Sporting Club. Dal 2007 gioca in Brasile nell’Internacional di Porto Alegre.


VIVAS NELSON DAVID 1969 Argentina DIF- Si mette in mostra con la maglia del Boca Juniors e, dopo una sufficiente stagione in Svizzera al Lugano, nel 1998 viene ingaggiato dall’Arsenal che in quel periodo cercava delle riserve per il reparto difensivo. In effetti nelle stagioni disputate con la maglia dei Gunners funge prevalentemente da riserva dei terzini Dixon e Winterburn. Dopo il prestito al Celta Vigo torna all’Arsenal stavolta per far da riserva a Luznyi e Silvinho. Non trovando spazio, neanche la seconda in Premier League, arriva in Italia alla corte di Moratti dove però farà ancora da riserva e non lascia nessun ricordo di sé ai tifosi nerazzurri. Appenderà gli scarpini al chiodo nel 2005 al Quilmes. La cosa più incredibile è che, nonostante avesse fatto la riserva in quasi ogni squadra in cui abbia militato, fu sempre titolare nella nazionale argentina dal 1998 al 2003. Attualmente fa l’assistente di Diego Simeone sulla panchina del River Plate.


BEATI NICOLA 1983 Italia CEN- Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, con la Primavera vince un campionato ed un Torneo di Viareggio. Successivamente arriva in prima squadra ma fatica a trovare spazio e quindi viene ceduto in prestito a molte squadre del campionato cadetto, ma anche al Perugia in Prima Divisione. Alla fine nel 2009 viene acquistato a titolo definitivo dal Crotone in Serie B. E’ comunque uno dei pochissimi giocatori che ha militato in tutte le rappresentative giovanili dell’Italia senza però mai esordire in Nazionale maggiore.


COCO FRANCESCO Italia DIF- Prodotto del vivaio del Milan esordisce in prima squadra con il medesimo club nel 1995. In seguito verrà prestato ad altre squadre per fargli fare esperienza e fra queste squadre ci fu anche il Barcellona. Dopo la breve parentesi in blaugrana il Milan lo cede all’Inter facendo uno scambio “equo”(si fa per dire) con Clarence Seedorf, valutati entrambi 20 milioni di Euro. In nerazzurro, vittima anche di numerosi guai fisici, non riesce ad imporsi e dopo i prestiti al Livorno e al Torino decide di rescindere consensualmente il contratto con l’Inter chiudendo anche definitivamente con il calcio a soli 30 anni, per dedicarsi al mondo dello spettacolo.


GAMARRA CARLOS ALBERTO 1971 Paraguay DIF- Colonna portante e capitano della nazionale paraguaiana, in seguito ai mondiali di Corea e Giappone del 2002, fu acquistato dall’Inter dai greci dell’AEK Atene. In Italia però non brilla e non riesce ad essere quasi mai titolare nell’Inter che, dopo avergli fatto fare tre anni di panchina, lo cede ai brasiliani del Palmeiras.


MORFEO DOMENICO 1976 Italia CEN- Trequartista dotato di una discreta tecnica, fu leader indiscusso e fuoriclasse nelle giovanili dell’Atalanta dove è cresciuto calcisticamente. Riuscì anche a disputare delle buone stagioni sempre a Bergamo, ma con la prima squadra, tanto da essere adocchiato da molti club importanti. Alla fine la spuntò la Fiorentina di Cecchi Gori che gli diede la possibilità di fare il tanto sperato salto di qualità. Ma vittima di un infortunio e, chiuso da Rui Costa, in maglia viola, non riuscì ad esprimersi al meglio e così l’anno successivo ebbe una seconda chances trasferendosi al Milan. Non riuscendo ad esprimersi neanche con i rossoneri inizia il suo girovagare per l’Italia. Arrivato all’Inter nel 2002, a parametro zero, fu considerato solo un rincalzo e per l’ennesima volta non riuscì a mettere in mostra le sue doti. L’unico ricordo che si ha di lui, con la maglia dell’Inter, fu uno splendido gol al volo realizzato in Champions contro il Newcastle. Successivamente fu ceduto al Parma dove riuscirà a trovare più spazio e continuità.


BRECHET JEREMIE 1979 Francia DIF- Ancora un terzino sinistro ed ancora un oggetto misterioso da rispedire in patria. Comincia bene la sua carriera, in Francia, al Lione ma si perde strada facendo. Dura solo un anno all’Inter e nel complesso ha totalizzato più errori che grandi giocate.


FADIGA KHALILOU 1974 Senegal CEN- La sua storia è molto simile a quella del nigeriano Nwankwo Kanu. Fu prelevato dall’Inter dal Bolton dopo le buone prestazioni , con la nazionale senegalese, ai mondiali nippo-coreani ma lo staff medico nerazzurro, accortosi dei problemi cardiaci di cui soffre, non diede l’ok e, a differenza del caso di Kanu, venne rispedito al mittente senza mai esordire con la maglia della Beneamata.


HELVEG THOMAS 1971 Danimarca DIF- Di ruolo terzino e nazionale danese. Dopo le buone stagioni con l’Udinese e con il Milan (con cui vincerà lo scudetto nel ‘99), la società nerazzurra decide di puntare su di lui per risolvere il solito problema del terzino sinistro; ma il danese con la maglia dell’Inter delude e dopo una sola stagione, in cui ha totalizzato 23 presenze senza reti, viene ceduto al Norwich.


KARAGOUNIS GIORGIOS 1977 Grecia CEN- Idolo in patria ma sconosciuto all’estero. Questo è Giorgios Karagounis capace di grandi imprese e grandi gol con la maglia del Panathinaikos e della nazionale greca, tanto da attirare su di sè le attenzioni dell’Inter che, ad un anno distanza, dopo una lunghissima trattativa, nel 2003 lo riesce a portare a Milano. Però il greco delude di gran lunga le aspettative e finirà sempre tra le riserve nonostante nel 2004 riesca nell’impresa di vincere l’Europeo con la Grecia. In seguito, dopo una breve esperienza al Benfica, torna al Panathinaikos e torna ad essere quello di prima.


LAMOUCHI SABRI 1971 Francia CEN- Arriva all’Inter dopo aver ben impressionato con le maglie di Auxerre, Monaco e Parma. Ma in nerazzurro è assolutamente incolore e dopo una sola stagione, nella quale ha collezionato solo 16 presenze e nessun gol, viene ceduto al Genoa che all’epoca militava nel campionato cadetto. Finirà la sua carriera giocando per alcune squadre del Qatar.


LUCIANO 1975 Brasile CEN- Agli inizi della sua carriera, per sfuggire alla povertà, compra una nuova identità e arriva in Italia al Bologna, dal Palmeiras, con il nome di Eriberto. Passa al Chievo nell’anno della sua storica promozione in Serie A e diventa protagonista di quel Chievo “dei miracoli” allenato da Delneri. Poco dopo ammette di aver utilizzato in questi anni dei dati anagrafici falsi e tutto sommato se la cava solo con una squalifica ed una multa. Nel 2003 potrebbe fare il salto di qualità quando viene ingaggiato dall’Inter, ma in nerazzurro rimane solo mezza stagione, in cui gioca solo 5 partite senza mai andare in gol, e così nel mercato invernale di gennaio viene riconsegnato al Chievo, società dove gioca tutt’ora, confermandosi pilastro della squadra giallo-blu.


CARINI HECTOR FABIAN 1979 Uruguay POR- Portiere uruguaiano giramondo. Fu portato in Italia per la prima volta dalla Juventus con cui non esordisce mai in campionato, perchè recluso al ruolo di quarto portiere. Fa parlare di sè in occasione del suo passaggio dai bianconeri all’Inter, che lo scambiano con il capitano della Nazionale (e futuro pallone d’oro) Fabio Cannavaro. In nerazzurro gioca solo 4 partite nella sua prima stagione poi, prima della seguente rescissione del contratto, va in prestito al Cagliari, prima di accasarsi al Real Murcia in Liga spagnola. Attualmente gioca in Brasile con l’Atletico Mineiro.


CHOUTOS LAMPROS 1979 Grecia ATT- Attaccante greco cresciuto nelle giovanili della Roma che però, in quattro anni e mezzo di militanza in prima squadra, scende in campo solo 4 volte senza mai segnare. A questo punto fa ritorno in Grecia tra le fila dell’Olympiakos che, al termine del suo contratto, decide di non rinnovarglielo lasciandolo svincolato. Nel 2004 l’Inter lo ingaggia a parametro zero e lo riporta in Italia. Ma con i nerazzurri non trova spazio e quindi comincia il suo peregrinare in giro per l’Italia e per l’Europa finendo, sempre con la formula del prestito, nell’ordine, all’Atalanta, alla Reggina e in Spagna al Maiorca. Nell’estate del 2007 rescinde il suo contratto con l’Inter tornando in patria al Panionios. Attualmente è tornato ancora una volta in Italia per giocare con il Pescina Valle del Giovenco, club che milita in Lega Pro nella Prima Divisione.


WOME PIERRE NLEND 1979 Camerun DIF- Terzino sinistro dotato di una grande forza fisica e un buon tiro dalla distanza, dopo la breve esperienza al Vicenza, che lo porta in Italia per la prima volta giovanissimo, comincia il suo peregrinare fra Italia, Spagna ed Inghilterra prima di trovare la sua definitiva consacrazione al Brescia nella stagione 2004-05 tanto da convincere l’Inter a puntare su di lui per la stagione successiva. In nerazzurro non trova molto spazio perchè la maggior parte delle volte Mancini gli preferisce Favalli e così immediatamente, per la stagione seguente, viene ceduto al Werder Brema.


MARIANO GONZALEZ 1981 Argentina CEN- Nella stagione 2006-07 arriva in prestito dal Palermo ma non trova spazio in squadra e così totalizzando, solo 14 presenze ed un solo gol (in Coppa Italia contro il Messina), torna al Palermo che poi lo cederà definitivamente al Porto, club dove tutt’ora milita.


Michele C.

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